Poste, verso la stretta per concludere il nuovo CCNL. L’otto Marzo FESTA delle donne, ma troppe disuguaglianze
La seconda settimana del mese di marzo 2017 decisiva per concludere l’iter del rinnovo contrattuale dei dipendenti di Poste italiane.
Il CCNL attualmente in uso era stato sottoscritto l’11 aprile 2011 con validità triennale dal 2010 al 2012 (scadenza 31 dicembre 2012) e le Parti avevano sottoscritto accordi ponte il 6 giugno 2013 e 15 dicembre 2014, che avevano dettato le condizioni di tutela economica per il mancato rinnovo tempestivo, mediante l’erogazione di importi una tantum (cfr. doc. allegati).
Nei primi mesi dell’anno in corso si sono susseguiti incontri destinati ad esaminare gli aggiornamenti dell’ordinamento normativo contrattuale, sia per quanto concerne l’evoluzione organizzativa aziendale, sia per quanto richiesto in piattaforma unitaria dalle OO.SS., pervenendo in diversi casi a soluzioni mediate (Informazioni riservate – Contributi sindacali – Premessa disciplina rapporto di lavoro e Assunzione – Periodo di prova – Rapporto di lavoro a tempo determinato – Apprendistato Professionalizzante – Apprendistato per l’acquisizione di un diploma di laurea o per percorsi di alta formazione – Contratto di somministrazione a tempo determinato – Lavoro Agile ex Contratto di Inserimento lavorativo – Aspettative per motivi di famiglia, richiamo alle armi, volontariato e servizio civile, cariche pubbliche elettive). Ulteriori avanzamenti hanno portato ad esaminare altri testi normativi (esempio: artt. 8 – 9 – 13 – 14 – 23 – 30 – 34 – 36 – 37 – 38 – 40 – 41 – 43 – 50 – 69) del blocco contrattuale.
La commissione mista (Azienda ed OO.SS.) deputata ad esaminare il tema innovativo in Poste italiane dell’introduzione di un Fondo Sanitario Contrattuale, integrativo del servizio sanitario nazionale, aveva già di fatto concluso l’esame dei diversi aspetti legati alla designazione dell’operatore erogatorio dei trattamenti (Poste Vita Salute) ed i contenuti dei Piani Sanitari (subordinati alla scelta economica da effettuare per il finanziamento mediante fondi del CCNL).
Nelle nostre news precedenti abbiamo fornito ampia documentazione degli aspetti della SANITA’ INTEGRATIVA che sarà introdotta a copertura di tutti i dipendenti delle aziende del Gruppo Poste italiane che applicheranno il CCNL in corso di stipula, sia per il PIANO BASE finanziato da Poste italiane, sia per le eventuali integrazioni volontarie destinate ad ottenere le opzioni PLUS, nonché per le famiglie e futuri pensionati delle aziende sottoscrittrici del ccnl (i dipendenti, pagando un contributo, potranno scegliere volontariamente di iscrivere familiari alla Sanità Integrativa), analogamente potranno fare i futuri pensionati, ricevendo in cambio predeterminati servizi sanitari.
Pertanto con il lavoro svolto – oramai vicini alla fase decisiva per l’eventuale conclusione del CCNL – le prossime giornate condurranno ad ulteriori novità, chiarimenti ed avanzamenti, anche nei confronti alle scelte economiche da doversi compiere, auspicando che siano raggiunti i migliori obiettivi possibili.
Verbale ccnl e fondo sanitario 15.12. 2014
Proposta Fondo sanitario 2017 _ 07122016
OTTO MARZO NON SOLO FESTA, RAMMENTARE L’ESIGENZA DI UN MAGGIORE RISPETTO VERSO LE DONNE
In tempi di ricerca della parità uomo-donna nel lavoro e nella vita sociale, resta innegabile l’esigenza di salvaguardare il ruolo delle donne in una società ancora oggi caratterizzata da troppe disuguaglianze nel lavoro.
Gli impegni al femminile nella famiglia, nella società, nel lavoro, ma anche nel rispetto della dignità, restano fondamentali in tempi in cui si assiste a episodi di violenza che hanno come bersaglio le donne.
La giornata dell’otto marzo – non solo una festa – deve essere l’occasione per ricordare a tutti che l’obiettivo delle parità di genere nella società non è stato ancora raggiunto.
In Poste italiane circa 75.000 donne ogni giorno danno un costante apporto produttivo all’azienda, affiancando la popolazione maschile (oltre 64.000), questo il dato delle presenze postali (un’azienda molto al femminile con il 53% di donne ed il 58% in posizioni direttive negli uffici postali).
L’impegno della FAILP non mancherà mai ! 8 Marzo 2017 Failp