Il lavoro giornaliero dei dipendenti di Poste italiane comporta in molti casi il maneggio del denaro o di altri titoli di pagamento, quali ad esempio gli assegni, vaglia, ecc…

Nell’ambito dei servizi offerti da Poste italiane, quelli relativi ai pagamenti rivestono particolare importanza per gli operatori incaricati di gestire le operazioni di cassa e per i quali il CCNL in vigore prevede l’erogazione di una particolare indennità:

CCNL 30.11.2017. Art. 76 Indennità di cassa.

  1. L’indennità di cassa nella misura lorda giornaliera di 3,43 euro spetta:
  2. a) al personale assegnato agli sportelli che erogano servizi finanziari negli Uffici Postali, negli Sportelli Avanzati e quelli addetti alla vendita di Prodotti Filatelici, che effettui in modo diretto ed a contatto con la clientela, nonché per oltre il 50% dell’orario d’obbligo, operazioni con effettivo maneggio di denaro;
  3. b) addetti agli sportelli che svolgono attività connesse ai servizi postali e di Comunicazione Elettronica.
  4. La predetta indennità viene corrisposta, ferme restando le condizioni organizzative di cui sopra, nella misura ridotta del 40% al personale addetto al servizio di recapito a domicilio degli effetti postali, con una media giornaliera di 12 oggetti assegnati, gravati da diritti postali o doganali o di assegno, escluse le corrispondenze tassate non gravate dai diritti di cui sopra.

L’indennità in questione viene corrisposta per ogni giornata di effettivo servizio, limitatamente ad un solo operatore per sportello e per ciascun turno; non spetta ai Quadri ed al personale addetto alle operazioni interne, seppur connesse con l’esercizio dei servizi finanziari.

Il riconoscimento dei titoli e del denaro

Certamente fa capo al datore di lavoro l’obbligo di consentire che il personale dipendente applicato nei servizi di cassa sia messo in condizioni di potere riconoscere i titoli ed il denaro falso, per la qualcosa occorre l’opportuna formazione professionale, oltre che le idonee apparecchiature in grado di riconoscere le monete false.

Purtroppo le macchinette per il riconoscimento delle monete false non sempre risultano a disposizione di ogni sportello postale (implicano tempi di lavoro), come sarebbe più che opportuno e come costantemente rivendicato dal sindacato.

In ogni caso possono valere le opportune misure cautelative che ad esempio risultano specificate fra l’altro, anche nel sito web della Polizia di Stato:

Le regole base per riconoscere monete e banconote false sono fondamentalmente quattro: toccare, guardare, muovere e controllare.

BANCONOTE

Toccare La stampa calcografica (particolare tipo di stampa a rilievo) è presente in diverse aree delle banconote ed è facilmente percepibile al tatto grazie al suo caratteristico effetto di rilievo. Inoltre, lungo i bordi, delle banconote da €200 e €500 sono stai inseriti speciali elementi tattili ideati per i non vedenti

Guardare Tenendo le banconote in controluce è possibile vedere la filigrana ottenuta variando lo spessore della carta durante il processo di riproduzione, in modo da ottenere un effetto di “chiaroscuro”. E’ presente anche, il filo di sicurezza microscritto che è di colore scuro e attraversa la banconota in verticale.

Muovere Inclinando la banconota si può osservare:

una striscia olografica sulla quale è presente il simbolo dell’euro e il valore nominale;

una striscia iridescente posta verticalmente che, inclinando la banconota sotto una fonte di luce, brilla e cambia leggermente colore;

una placchetta olografica (solo sulle 50€, 100€, 200€, e 500€) dove, inclinandola, è possibile osservare un immagine e il valore nominale

Controllare Con l’uso di una lente d’ingrandimento è possibile vedere delle sottili iscrizioni (microcaratteri) che devono apparire nitidi e non sfocati. Gli stessi sono presenti sia sul fronte che sul retro.

Per quanto concerne la visibilità delle banconote consigliamo di guardare il documento al link: https://www.bancaditalia.it/media/notizie/2018/Informazioni_nuove_banconote_100_200_euro.pdf