La FAILP CISAL e le altre OO.SS. stipulanti il CCNL dei dipendenti di Poste italiane sono intervenute sull’Azienda in merito alle procedure adoperate per la compensazione del personale -non Dirigente- in trasferta.

Da alcuni mesi P.I. ha rimodellata la sua policy interna sulle “Trasferte” e come spesso accade i commenti suggeriscono, sotto il profilo del contenimento della spesa, tenuto conto che la nuova organizzazione degli uffici postali (mobilità del personale entro l’area di un ufficio inteso come “Hub”) può comportare un incremento degli spostamenti degli addetti, anche sotto il profilo delle trasferte.

In via generale ed approfondendo l’istituto della Trasferta possiamo affermare che nel c.c.n.l. di P.I. essa è affrontata normativamente nell’art. 42 e non è detto che con il nuovo CCNL non si debba andare a riconsiderare il suo contenuto sotto il profilo dell’esperienza maturata nel triennio di validità dell’intesa contrattuale che scade il 31 dicembre 2023.

Comunemente, va inteso che l’elemento compensativo della trasferta va corrisposto ad ogni lavoratore per la prestazione lavorativa effettuata fuori dalla sede di lavoro ordinaria e nell’interesse del Datore di lavoro nelle modalità previste, ma anche per compensare i dipendenti dei disagi personali e familiari imposti nell’espletamento altrove dell’attività di lavoro.

Le caratteristiche orografiche del territorio, ma anche l’organizzazione dei mezzi pubblici di trasporto, sia comunali e sia intercomunali, a volte nelle stesse grandi città metropolitane, spesso impongono spostamenti caratterizzati da enormi disagi nella scelta del mezzo pubblico, fino all’impossibilità ed alla non convenienza ad adoperare lo stesso, quindi la necessità di usare il proprio mezzo di trasporto per effettuare l’attività lavorativa in una sede di lavoro diversa da quella ordinaria ed a maggiore ragione ciò va compensato laddove un Dirigente (conscio delle difficoltà di spostamento dell’addetto) ne abbia fornito rassicurazione (anche se verbale) allo stesso.

Con il verificarsi delle segnalazioni di nuovi contenziosi sulle Trasferte  le Segreterie Nazionali sindacali di P.I. hanno dunque scritto all’Azienda la nota che riportiamo:

“RIMBORSO SPESE PER TRASFERTE PERSONALE NON DIRIGENTE-DISPOSIZIONE 15 SETTEMBRE 2023”. Con riferimento all’oggetto di cui alla presente evidenziamo alla SpA Poste Italiane quanto avvenuto a numerosi dipendenti che, negli ultimi mesi, pur autorizzati verbalmente dal proprio Direttore, si sono visti negare il rimborso spese sostenuto per l’uso dell’auto personale, per non aver “rispettato” la procedura preventiva.
Orbene, vale la pena sottolineare che l’indennità di trasferta viene corrisposta, ma sostanzialmente si rifiuta il rimborso delle spese effettuate (uso auto propria e benzina ecc.) ritenendo che i percorsi andavano affrontati con mezzi pubblici. Tale valutazione non è condivisibile per vari motivi:
a) in primo luogo in quasi tutti i casi riscontrati v’è l’autorizzazione verbale del diretto superiore;
b) non vi è alcuna normativa che sostiene tale atteggiamento aziendale;
c) i tempi di percorrenza attraverso l’uso di mezzi pubblici sono quasi sempre insostenibili e comunque la valutazione va effettuata sulle realtà territoriali;
d) tale atteggiamento si sostanzia in un illegittimo arricchimento per la SpA Poste Italiane che di fatto costringe, in occasione delle trasferte, i dipendenti a dover sostenere un costo che dovrebbe essere aziendale.
Per quanto sopra invitiamo la SpA Poste Italiane a rivedere la propria posizione e riconoscere il buon diritto dei propri dipendenti che affrontano le trasferte nel rispetto del generale interesse aziendale. Quest’ultimo non può essere realizzato “a spese” del dipendente che, di fatto, in occasione delle trasferte sopra citate addirittura subisce una perdita economica. Attendiamo riscontro positivo anche per evitare che la faccenda diventi oggetto di valutazione della Magistratura attraverso contenziosi.”

In allegato la nota sindacale (cfr. doc. allegato).

2023 12 21 Unitaria – RIMBORSO SPESE PER TRASFERTE PERSONALE NON DIRIGENTE-DISPOSIZIONE 15 SETTEMBRE 2023