Uffici_poste impresa

Dopo l’esito negativo della procedura contrattuale per la riduzione dei conflitti di lavoro sui temi di “Mercato Privati”, per le negatività segnalate sui comportamenti aziendali relativi al lavoro negli uffici postali e nei segmenti commerciali M.P. e MBPA, da parte del sindacato si è decisa la:

Proclamazione dello sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive nella Divisione Mercato Privati.

Questo il contenuto della nota trasmessa dalla FAILP CISAL a Poste italiane insieme a SLP CISL – CONFSAL COM E UGL COM.

PROCLAMATO:

Sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive, per quest’ultime con riferimento al tempo di lavoro aggiuntivo all’orario normale e conto ore individuale, per tutti i lavoratori di Poste SpA su tutto il territorio Nazionale applicati nel Settore Mercato Privati – MP – nel seguente periodo: DAL 13 MARZO 2017 AL 12 APRILE 2017.

 

Di seguito il testo delle note sindacali trasmesse all’azienda il 15 febbraio:

 

Sciopero straordinari MP febbraio 17          allegati

 

Adesso la parola passa ai lavoratori di Poste italiane che possono aderire all’azione sindacale proclamata dalle OO.SS., quale conseguenza delle chiusure con cui Poste italiane ha rifiutato ogni apertura sui temi oggetto del conflitto, che hanno rappresentato la totalità delle segnalazioni e lamentele espresse dai dipendenti in servizio presso MERCATO PRIVATI e nei segmenti commerciali/finanziari, nonché degli uffici postali.

 

TEMATICHE RELATIVE A POSTA COMUNICAZIONE E LOGISTICA: LE RICHIESTE SINDACALI

Nei giorni scorsi è proseguito il confronto relativo a Posta, comunicazione e logistica, oltre che per quanto concerne il nuovo CCNL dei dipendenti di Poste italiane.

In merito a PCL le OO.SS. si stanno confrontando sul nuovo modello organizzativo proposto dall’azienda e su tali questioni hanno proseguito l’allegata comunicazione:

” Roma – 24.02.2017. Nella riunione svoltasi il 23 febbraio 2017 sull’oggetto le scriventi hanno rappresentato l’esistenza di tutta una serie di problemi che, a parere delle scriventi, richiedono immediate risoluzioni, in mancanza delle quali diventa impossibile proseguire il confronto su progetti che riguardano l’anno in corso.

Nello specifico abbiamo posto le seguenti questioni:

  • La disposizione aziendale che consente ai direttori dei centri di spostare fino ad un mese un titolare di zona ai servizi interni, riteniamo che sia in contrasto con gli accordi in essere sulla titolarità di zona e pertanto ne abbiamo chiesto, inutilmente, il ritiro;
  • L’azienda ha, in maniera unilaterale, istituito alcune nuove zone e l’assegnazione delle stesse è avvenuta in contrasto con gli accordi regionali che regolavano la materia;
  • In presenza di una fase di ristrutturazione del settore che ha prodotto e sta producendo eccedenze si è provveduto ad esternalizzare servizi anche in contrasto con accordi sottoscritti (vedi Campania);
  • il pessimo stato delle relazioni industriali sul territorio che penalizza fortemente l’azione delle nostre strutture sul territorio;
  • le modalità di gestione delle assunzioni dei tempi determinati;
  • le criticità tuttora presenti nei territori a seguito dell’implementazione della ristrutturazione nel 2016 che necessitano di interventi correttivi.

Abbiamo ritenuto insufficienti le risposte aziendali e con la presente siamo a richiedere sulle questioni indicate interventi volti alla loro risoluzione, possibilmente nelle direzioni da noi proposte.

In mancanza vi partecipiamo che svolgeremo tutte le azioni, anche di lotta, ritenute necessarie a sostegno delle nostre richieste”.

Intervento sindacale PCL 24 febb 2017