Poste, operazione trasparenza nelle ASSUNZIONI. Nel futuro e-commerce e ASSICURAZIONI. Chiarimento sui Ticket restaurant
La F.A.I.L.P. CISAL con le altre OO.SS. e Poste italiane, dopo serrati confronti hanno chiuso alla vigilia dell’estate capitoli importanti per il futuro di Poste italiane, salvaguardando da una parte gli interessi del lavoratori nell’arco temporale della declinazione del nuovo Piano di Impresa Deliver 2022 dell’attuale amministratore delegato del Gruppo e dall’altra venendo incontro e moderando le richieste societarie.
Si sta parlando di Poste italiane quasi da sempre, soprattutto per il suo sviluppo e gli orientamenti volti a fare crescere la sua penetrazione nel mercato della distribuzione commerciale e dei servizi al cittadino e alle imprese, anche grazie a qualche partnership.
L’ultimo CDA del Gruppo ha accettato le linee proposte dall’A.D. (vedi verbale Assemblea Azionisti del 29 maggio 2018 all’indirizzo web www.emarketstorage.com cui rimanda la “Sala stampa” di Poste.
Dunque si parla dell’operazione Bancoposta / Anima / PosteMobile, di cui ci siamo occupati anche nelle nostre News; in corso c’è la richiesta sindacale di essere convocati per la “scissione parziale di BancoPosta Fondi S.p.A. in favore di Anima SGR S.p.A. del ramo d’azienda relativo alle attività di gestione di attivi sottostanti i prodotti assicurativi di Ramo, con conseguente trasferimento in Anima SGR di tutti gli asset e i rapporti giuridici, inclusi gli undici rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato”.
L’incontro avrà luogo lunedì 25 giugno 2018, per la procedura art. 47 – Scissione parziale di BancoPosta Fondi S.p.A. SGR a favore di Anima SGR S.p.A.
Abbiamo parlato di Poste Mobile per quanto riguardava l’operazione di cessione del ramo d’azienda “Monetica e servizi di pagamento” da Poste Italiane S.p.A. a PosteMobile S.p.A.
C’è un grande fermento nelle operazioni societarie da diversi mesi in Italia, una politica che occorre tenere d’occhio.
Ora si sta parlando dell’intesa POSTE – AMAZON che per tre anni determinerà lo sviluppo del segmento recapito postale nei prodotti e-commerce, allargando la fascia del recapito al tardo pomeriggio e nei week end. E’ auspicabile che a qualcuno non venga in mente di replicare la scommessa del lavoro domenicale in Poste italiane (apertura degli uffici postali la domenica, naufragata alcuni anni fa per lo scarso appeil e i risultati deludenti).
Si sta pian piano rilanciando il tema dello sviluppo del settore ASSICURAZIONI in Poste italiane nel ramo della RCA AUTO, in proprio o per vendere prodotti di terzi, quali i grandi Gruppi assicurativi cui potrebbe fare molta gola vendere in esclusiva le proprie polizze attraverso gli operatori commerciali degli uffici postali.
Tutto da verificare il guadagno dei cittadini italiani, sapendo che sulla loro polizza graverebbero i costi di produzione, il rischio di impresa, il margine di ricavi della società assicuratrice ed in ultimo quello da ritagliare a Poste italiane.
CHIARIMENTI NEI PERCORSI DI SELEZIONE E RECRUITING DI POSTE ITALIANE
In questi giorni e nelle prossime settimane avranno campo le operazioni determinate dagli accordi sulle politiche occupazionali in Poste italiane del 13 e del 19 giugno.
Le assunzioni e le trasformazioni nei rapporti di lavoro hanno reso sempre più attuale il tema dei percorsi attraverso cui Poste italiane recluta i suoi addetti.
Per questo il sindacato ha chiesto chiarezza e trasparenza ed ottenuto che l’Azienda chiarisse i suoi orientamenti.
L’ultima novità è la nota pervenuta al sindacato che alleghiamo in calce in cui sono dettagliati i percorsi e le linee di indirizzo di Poste italiane sul tema della buona occupazione, (c.f.r. doc. allegato).
CS-Accordo-amazon-posteitaliane-130618
POLEMICHE SUI BUONI PASTO E LE DIFFICOLTA’ PER POTERLI USUFRUIRE, SERVE FERMEZZA E UNA REVISIONE SOSTANZIALE DELLE DECISIONI AZIENDALI
La F.A.I.L. CISAL ha costantemente informato l’Azienda delle difficoltà che i dipendenti incontrano nello spendere i buoni pasto che Poste italiane consegna ai dipendenti (società Qui Group) che molti esercenti persistono a rifiutare.
Ancora una volta abbiamo portato l’Azienda che ha chiuso l’appalto con la società aggiudicatrice ad intervenire, con quali risultati dovremo ancora constatarlo.
A seguire la lettera di precisazioni di Poste italiane.