Poste, confronto Sindacati ed Azienda sui progetti insourcing di internalizzare alcune attività di back-office, possibile anche l’utilizzazione dello smartworking
Poste italiane e le segreterie Nazionali sindacali hanno affrontato in data 3 dicembre il nodo relativo all’organizzazione dei settori di back office, data entry, assistenza clienti di 1° livello, ecc., per quanto attiene il “Progetto aziendale insourcing” di internalizzare alcune attività.
Si è trattato di approfondire la materia della ricerca di soluzioni interne atte a reinvestire il capitale umano presente in Poste italiane, anche alla luce dello sviluppo dei nuovi canali e dell’adeguamento delle risorse umane alle nuove richieste del mercato e nei servizi, inoltre considerare la possibilità di reimpiegare l’eventuale personale che nel tempo potrebbe rivelarsi eccedentario in alcuni settori attraverso idonei corsi di formazione e valorizzazione delle loro competenze, della loro riqualificazione e sviluppo professionale – anche a carattere volontario – che in qualche caso sta già offrendo discreti risultati, ovviamente la materia dovrà essere ulteriormente oggetto di trattative fra le Parti.
Alla fine dell’incontro le OO.SS. hanno diffuso il comunicato unitario che segue:
“Roma 3 Dicembre 2020 – Si è conclusa la riunione relativa al progetto cosiddetto “Insourcing e reimpiego” nel corso della quale l’Azienda ci ha illustrato un processo di internalizzazione di attività di Back office, data entry, assistenza clienti di 1° livello, ecc. Le risorse da destinare saranno individuate attraverso la costituzione di un apposito bacino che svilupperà le attività anche attraverso strumenti digitali e quindi assolutamente remotizzabili e gestibili con modalità Smartworking.
Tale iniziativa, ancorché in fase embrionale, consentirà di gestire situazioni critiche, di eventuali insaturazione di organici (gestione eccedenze) rendendo disponibili nuovi posti di lavoro più flessibili e compatibili con le condizioni di coloro i quali, a vario titolo, risultino difficilmente impiegabili. Infatti tale strumento potrà essere utilizzato anche per la gestione da remoto dei cosiddetti lavoratori “fragili”, argomento più volte sollecitato dal tavolo sindacale.
Si tratta di una iniziativa che oltre a svolgere un ruolo importante di inclusione sociale, potrà avere anche prospettive di sviluppo intercettando attività nel settore dei servizi, in linea con l’avanzamento del processo di digitalizzazione del paese. L’iniziativa tuttavia è in fase sperimentale, prevista infatti al momento la sola adesione volontaria, e si renderanno necessari ulteriori incontri, previsti a gennaio 2021, per meglio definire regole e procedure. Al solito vi terremo aggiornati sull’evoluzione del confronto. Le Segreterie Nazionali”.