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Notoriamente Poste italiane è una grande azienda che a livello di Gruppo conta oltre 136.000 dipendenti cui si aggiungono ogni anno circa 4.500 lavoratori con contratti di lavoro flessibile (somministrazione o ctd).

L’azienda è presente su vari fronti oltre ad alcune partecipazioni, ad esempio la stessa MIDCO in “Alitalia SAI” , investimento del 2014 di 75 milioni di euro (oggi a valore 83 mln), con la sottoscrizione di “Contingent Convertible Notes” a durata ventennale (c.f.r. Bilancio annuale 2016).

E’ del tutto normale che le relazioni industriali in un Gruppo di siffatta portata rivestano una grande rilevanza ai fini del mantenimento del migliore clima aziendale, tenuto anche conto che in Poste italiane si registra un altissimo tasso di sindacalizzazione e che quindi c’è molto ascolto al dialogo sociale fra le parti.

E’ proprio l’interruzione di questo dialogo la segnalazione che abbiamo inviato a RISORSE UMANE di Poste italiane, nella persona del dr. Scappini (responsabile RU), a causa dell’affollamento dei temi portati a conoscenza della società e su cui non è pervenuta risposta.

Nel contempo, si sta assistendo al proseguo di svariate iniziative da parte delle LINEE aziendali, senza che vengano affrontati con il sindacato le diverse ricadute, anche su specifica richiesta di CHI rappresenta i lavoratori.

“…A solo titolo di esempio, per restare in un ambito temporale limitato alle ultime due settimane, citiamo la sospensione della vendita fuori sede da parte dei promotori finanziari di Poste italiane ed i processi di sportellizzazione di risorse ALI, processi dettati in modo unilaterale, senza alcuni criterio oggettivo, lesivi peraltro dei diritti degli idonei ai job posting le cui graduatorie sono ancora attive oltre che pubbliche…”.

Il prossimo appuntamento con il nuovo amministratore delegato del GRUPPO calendarizzato per il 13 giugno potrà sbloccare la situazione, comunque lo stato del clima aziendale è peggiorato negli ultimi mesi a causa di divisioni, iniziative unilaterali ed assenza progettuale, come dimostrano le svariate vertenze in corso in diverse REGIONI, dove sono in atto azioni sindacali (es. rifiuto degli straordinari, ecc…).

C’è poi l’argomento principale del rinnovo del CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO, la cui trattativa si è inceppata alla fine temporale del mandato “Caio”, per le rigidità societarie nel volere mettere mano agli inquadramenti e non solo…

In allegato la nota sindacale unitaria con cui abbiamo illustrato lo stato dell’arte dei silenzi aziendali e le mancate risposte ai problemi (c.f.r. doc. allegato).

L’azienda nel frattempo ha informato (c.f.r. doc. allegato),  che “… al fine di realizzare alcuni interventi migliorativi sui processi che regolano la vendita fuori sede da parte degli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari, è stato previsto di sospendere temporaneamente le attività connesse all’offerta fuori sede per la citata figura, con conseguente rifocalizzazione in attività commerciali all’interno del punto vendita. Tale intervento, fermo restando il mantenimento dell’attuale figura professionale, riveste carattere temporaneo e transitorio; qualora, per esigenze operative e/o commerciali, si rendesse necessario ricondurre uno Specialista Commerciale Promotore Finanziario in un punto vendita diverso da quello di attuale assegnazione, si procederà mediante applicazione temporanea, anche valorizzando l’eventuale presenza di disponibilità volontarie”.

 

Lettera sindacale 8giu17        Sospensione Offerta Fuori Sede Retail Poste