PosteGruppo

Nella mattinata del 13 giugno il nuovo amministratore delegato di Poste italiane ha incontrato i Segretari generali delle OO.SS.

La riunione era stata sollecitata dalle associazioni sindacali che avevano espresso formali lamentele per lo scadimento del dialogo sociale sui diversi temi aziendali, sia per i cantieri e le riorganizzazioni unilaterali attivati dalle LINEE, sia per quelli normativi ad incominciare dalla trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

L’incontro è stato preannunciato dal responsabile delle Risorse Umane di Poste italiane con la specifica nota societaria pervenuta alle associazioni sindacali: “… Ci riferiamo al nuovo assetto organizzativo, come definito nell’OdS n°08/17 del 25 maggio u.s., e all’avvio delle attività finalizzate alla definizione del nuovo Piano Strategico. A tale proposito, come anticipato per le vie brevi, è stato fissato un incontro con l’Amministratore Delegato per il giorno martedì 13 giugno p.v. alle ore 10.00″.

L’ordine di servizio citato è stato quello con cui l’a.d. Del Fante ha delineato il riposizionamento o le conferme del management nei diversi settori:

POSTA, COMUNICAZIONE E LOGISTICA – Massimo Rosini

BANCOPOSTA – Marco Siracusano

MERCATO PRIVATI – Pasquale Marchese

MERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Roberto Giacchi

MARKETING STRATEGICO – Barbara Poggiali

COORDINAMENTO GESTIONE INVESTIMENTI – Antonio Nervi

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO – Matteo Del Fante (a.i.)

SISTEMI INFORMATIVI – Paolo Martella

IMMOBILI E ACQUISTI – Matteo Del Fante (a.i.)

CORPORATE AFFAIRS – Giuseppe Lasco

CORPORATE ASSURANCE E AFFARI LEGALI – Giuseppe Lasco (a.i.)

RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE – Pierangelo Scappini

CONTROLLO INTERNO – Paolo Casati

Da parte del sindacato, già l’8 Giugno era stata sottolineata la portata dei problemi vertenziali in atto da mesi, a partire da: carenza organici, difficoltà nella fruizione dei ticket, cattiva gestione delle risorse a tempo determinato, rinnovo del CCNL ed altro ancora, cui si aggiungono le ulteriori necessità dettate dall’attualità.

Sui contenuti dell’incontro del 13 giugno siamo in grado di formulare le prime osservazioni che sono state esplicitate nell’allegato comunicato sindacale unitario sottoscritto dalla FAILP CISAL, insieme a SLP CISL, CONFSAL COM. ed UGL COM. (c.f.r. doc. allegato).

Roma 13 giugno 2017. “… L’AD ci ha illustrato i primi “cantieri” di approfondimento (sono al momento dei macro-temi) che ha già messo in campo e che serviranno a delineare nelle prossime settimane le nuove strategie che saranno contenute nel Piano Industriale…

… Abbiamo potuto intuire che alcune delle scelte operate dal vecchio AD, a cominciare da quella legata a PCL ed al ruolo del risparmio postale tradizionale, sono al momento soggette ad una verifica complessiva che potrebbe portare anche ad una inversione di tendenza della linea di azione dell’Azienda….

… Per quanto riguarda le tematiche sindacali l’AD ha dimostrato di avere conoscenza dei temi più caldi oggi presenti in Azienda (PCL, CCNL, PdR, pressioni commerciali in MP ecc) e di volerli affrontare in tempi brevi. Abbiamo pertanto condiviso il seguente calendario di incontri: 20 giugno: inizio esame PdR 2017; 4 luglio: temi sindacali aperti; 5 luglio: ripresa confronto sul CCNL”.

Da parte della FAILP, unitamente alle altre oo.ss. (vedere allegato) è stata comunicata all’azienda l’opportunità di sospendere, in previsione dei prossimi incontri programmati per il 4 luglio, i processi di riorganizzazione in essere, auspicando che la ripresa di un corretto confronto possa condurre a definire percorsi utili per tutti. 

Il prossimo 20 giugno ci sarà la prima riunione per definire l’impianto normativo ed economico del premio di Risultato 2017 dei dipendenti di Poste italiane, in tempo utile per beneficiare della fiscalità agevolata che il Governo ha previsto, rispettando le scadenze di legge.

 

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO UNITARIO SINDACALE IN ALLEGATO

Incontro OOSS_AD del 13 Giugno     Calendario incontri giugno_luglio_2017     Sospensione processi riorganizzativi

 

L’APPROFONDIMENTO, LE ASPETTATIVE, I BISOGNI.

Le novità emerse dall’incontro con l’amministratore delegato sono certamente la voglia di ridare impulso al dialogo interno fra i maggiori stakeholder di Poste italiane e cioè il management e le associazioni sindacali che sono l’espressione della quasi totalità dei lavoratori del Gruppo.E che il dialogo fra le parti si fosse impantanato in una serie di dinieghi, distinguo ed incomprensioni era un fatto ormai palesemente visibile, sfociato in un rallentamento delle relazioni, fino all’esplosione del dissenso che aveva portato a non potere concludere l’ultima maratona della nottata destinata a chiudere (secondo le intenzioni preannunciate) il nuovo CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO.

E’ da qui che si ricomincia, partendo da un riesame delle condizioni e situazioni esistenti nei territori, dove le innumerevoli lacune e problematiche irrisolte hanno suscitato le legittime proteste dei lavoratori, sfociate in diverse azioni sindacali di rivalsa.

Impossibile favorire un buon clima di lavoro in azienda, se i due maggiori attori (management e prestatori d’opera) non perseguono gli stessi intenti, con l’obiettivo condiviso di creare soddisfazione di clima, sviluppo, progresso ed efficienza.

Forse in ciò i limiti della condizione precedente, cui pare avere posto rimedio l’incontro con il nuovo A.D., nell’auspicio che gli innumerevoli interessi che si affollano intorno a Poste italiane (azionisti, regolatori, fruitori dei servizi, cittadini e politici) possano comporre un quadro di efficiente compartecipazione, destinata a creare le condizioni per rilanciare il Gruppo che negli ultimi mesi (anche a causa delle difficili condizioni economiche del paese) ha subito fasi di rallentamento nella crescita, perfino nei settori tradizionalmente più trainanti dei servizi finanziari. 

L’orientamento che oggi traspare sembra la voglia (da parte di qualcuno) di ridare forza e impulso al core business di Poste italiane, che storicamente è stata sempre deputata a fornire servizi di corrispondenza e pacchi, oltre a quelli finanziari di tutela e raccolta del risparmio degli italiani.Forse, partendo dall’azionista di maggioranza, proprio questa potrebbe essere stata la molla che ha innestato un rinnovamento pressoché totale del board societario, a fronte di precedenti scommesse su una gestione del risparmio volontario degli italiani, orientata sempre più a fare assomigliare le Poste ad una banca d’affari, peraltro in un momento in cui gli italiani non vedono troppo di buon occhio i risultati di questo mondo, cui lo Stato viene chiamato ad offrire nuove risorse per ripianare bilanci a volte traballanti.

L’altro nodo è la possibilità che nuove riflessioni politiche allontanino la prospettiva di potere coinvolgere il Gruppo Poste italiane in nuovi percorsi di privatizzazione, come precedentemente appariva nei mesi scorsi, ma su ciò il discorso si complica, giacché intervengono interessi di terzi, coinvolgimenti della politica, necessità di Governo ed orientamenti della Comunità europea.

Noi continuiamo a sottolineare l’importanza di tenere unito il Gruppo Poste italiane, di recuperare l’efficienza dei servizi del core business, di smetterla con le riduzioni dell’offerta giornaliera del recapito postale, o di una riduzione delle aperture degli uffici postali.

Gli orientamenti del nuovo management appaiono nel sito web di Poste italiane che nella sezione “Sala stampa” pubblica gli articoli de “Il Sole 24 ore” e del “Corriere della sera” del 28 maggio scorso: Poste, più raccolta e meno asset management e Poste, squadra di vertice e strategie, la mappa dei manager di Del Fante (leggerli per approfondire).

Intanto registriamo che in Poste italiane finalmente si ricomincia a discutere con il Sindacato, partendo dai problemi e dall’attualità, come dimostra il calendario delle riunioni in programma che affronta i temi caldi del nuovo PREMIO DI RISULTATO, del nuovo CCNL e delle tematiche relazionali: sarà un’estate “calda”.