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Il 22 ottobre 2015 si è chiusa l’offerta pubblica di vendita di una quota delle azioni di Poste italiane già detenute dal M.E.F. Grande successo per molti il dato conclusivo degli acquisti (domanda pari a 3,3 volte l’Offerta Globale con n. 453 milioni di azioni vendute, e a quanto leggiamo 26.234 dipendenti che hanno chiesto di sottoscrivere le azioni).

Prezzo di Offerta e Prezzo Istituzionale fissati in Euro 6,75 per Azione. Il dato conclusivo dell’IPO è stato oggetto di commenti in tutti i media e nei siti specializzati, oltre ovviamente al sito web di Poste Italiane e del Ministero dell’Economia e Finanze; la data del 27 ottobre 2015  è quella per il debutto in Borsa di P.I., ma a fare da controcanto al “Grande Successo” c’è un sito web consultabile all’indirizzo www.italiaunica.it riconducibile ad un ex a.d. Poste italiane che critica – bollandola come sbagliata – la scelta del Governo, di avere voluto privatizzare parzialmente un’azienda strategica per il paese ed i cittadini. Già da qualche anno P.I., parallelamente con l’evoluzione di “Mercato Privati”, razionalizza/riduce gli uffici postali intervenendo su quelli più “deboli” ed a “basso traffico”, pur in coerenza con la cornice dettata dall’ A.G.COM. provocando la reazione del sindacato, di alcuni comuni e sindaci; nel contempo da diversi anni si sta lavorando sull’organizzazione del ramo o “Funzione di Business” Posta comunicazione logistica, per contenere i costi causati anche dal decremento dei volumi di traffico postale e dall’effetto e_substitution, (per avere i dati è possibile approfondirli consultando l'”Osservatorio delle Comunicazioni” A.G. COM che pubblica periodicamente i numeri del traffico postale (posta-lettere – corriere espresso e pacchi) .

L’ultimo numero dell'”Osservatorio sulle comunicazioni” n.3/2015  (… fa riferimento alle imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS)  relativi al 2015/vs. 2014 sottolinea che … nel primo semestre 2015 il valore di mercato dei servizi postali e di corriere espresso rimane sostanzialmente stabile, intorno ai 3 miliardi di euro, rispetto al corrispondente periodo del 2014 e che tale risultato deriva da una flessione nell’ordine del 5% del complesso dei servizi postali, mentre i corrieri espresso crescono del 6,5% ed il valore dei servizi di corriere espresso (1.569 mln) ha superato quello dei servizi postali (1.466 mln). I volumi delle attività comprese nel Servizio Universale risultano inferiori ad 1 miliardo di unità, con una flessione del 16,7% rispetto allo scorso anno.

Nelle poste l’occupazione globale è calata dai circa 220.00 lavoratori dell’era statale dell’Azienda Autonoma agli attuali 142.000 dipendenti e 13.200 uffici postali (erano all’epoca 14.500). Intanto la vera novità è l’ingresso dei privati (Istituzionali, Fondi, Retail e Dipendenti) nell’azionariato diffuso delle poste italiane.

IL DEBUTTO IN BORSA DI POSTE ITALIANE

La notizia dell’ingresso in Borsa di Poste italiane nella prima giornata di contrattazione (27 ottobre 2015) è stata svariatamente commentata dalla stampa italiana e dai media, nonché dagli osservatori specializzati, con giudizi cauti in attesa di valutare i risultati di prospettiva ed a lungo periodo del titolo che ha chiuso il primo giorno (Borsa in calo) al 6,7%  (- 0,7 % sul prezzo di acquisto). Le oscillazioni del mercato borsistico sono pressoché una costante, ma nel caso delle poste italiane occorrerà osservare l’evoluzione del business nel lungo periodo; l’azienda ha puntualizzato attraverso le dichiarazioni rese sulla stampa che le azioni di poste italiane rappresentano un investimento che si rivelerà solido e di grande successo. Pertanto, fra i maggiori titoli della Borsa italiana (circa una quindicina)  oggi c’è Poste italiane, che già nella seconda giornata di negoziazione subiscono minime oscillazione rispetto al prezzo di acquisto fissato dall’IPO (dato del primo pomeriggio del 28 ottobre).

LE VALUTAZIONI DEL SINDACATO

A noi spetta tenere sotto controllo le ripercussioni delle politiche del management, tenendo conto dei problemi reali e delle concrete aspettative dei lavoratori e del paese, per questo siamo convinti che un presidio costante, attento e scrupoloso delle relazioni industriali in Poste italiane sia la chiave giusta per interpretare i bisogni e le attese dei lavoratori e dei fruitori dei servizi che quotidianamente 28.000 Portalettere ed oltre 59.000 risorse negli uffici postali erogano ai cittadini italiani, unitamente ai tecnici, staff ed alle altre risorse che costituiscono il vero patrimonio della nostra azienda e dell’intero Gruppo P.I., proiettato a traguardare il prossimo quinquennio con un piano industriale (Poste 2020) firmato dall’a.d. e dal management in carica.

LE NOVITA’ AZIENDALI

Le ultime novità aziendali di Poste italiane sono rappresentate dallo scioglimento della riserva sindacale sull’ultimo accordo della riorganizzazione di Posta, comunicazione e logistica che è stato illustrato votato e valutato dai dipendenti positivamente con un indice di adesione superiore al 79% (cfr. doc. allegato).

In ambito PosteMobile c’è da osservare un’offerta rivolta ai dipendenti per acquisti di telefonia cellulare rateizzati a prezzo competitivo di mercato (c.f.r. doc. allegato), mentre si attende l’inizio della settimana del 4 novembre per l’avvio di nuovi incontri sul ramo di business Posta, comunicazione e logistica.

In ambito M.B.P.A. invece si registra l’adeguamento alle disposizioni di Banca d’Italia per le nuove disposizioni di vigilanza previste in ambito Bancoposta che definiscono le attività di vendita fuori sede per i prodotti/servizi in ambito finanziario. «Poste può avvalersi – oltre che dei soggetti esterni abilitati secondo la relativa disciplina – di  proprio personale specializzato e formato, che non sia contemporaneamente adibito ad attività diverse da quelle di Bancoposta (ivi incluse, quindi, le attività del servizio postale).» Fa eccezione l’attività di incasso di bollettini postali, che può essere affidata a personale di Poste adibito al servizio postale» (c.f.r. doc. allegato). 

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