Poste, bocce ferme e rinvio dell’incontro fra Azienda e Sindacati sull’emergenza CORONA VIRUS, solo una nota tampone del COMITATO DI CRISI e il Governo vara il Decreto CURA ITALIA
Come FAILP CISAL proseguiamo ad informare i lavoratori sulla situazione che coinvolge il personale di Poste Italiane e delle altre Aziende del Gruppo sui rischi dell’EMERGENZA POLMONITE DA CORONA VIRUS, gli obblighi, le difese e le prescrizioni, non ultimo sui provvedimenti che Poste italiane intraprende, fatte salve le libertà sindacali di agire nell’interesse di tutti, sia i dipendenti, sia i clienti, per assicurare luoghi di lavoro e di sosta della clientela in linea con gli obblighi derivanti dalle norme varate dal Governo, dalla Protezione Civile, dal Ministero della sanità e dalle altre autorità competenti.
In Poste italiane, come abbiamo più volte accennato e descritto minuziosamente, l’Azienda ha costituito un COMITATO DI CRISI che si è assunta la responsabilità di attuare provvedimenti in linea con le direttive centrali e quelle che nel paese stanno obbligando tutti a prendere atto con disciplina della necessità di rimanere in casa “IO RESTO A CASA” per non rischiare di incrementare il numero dei contagi da COVID 19 e mettere in crisi il sistema sanitario, ciò ovviamente interessa anche i lavoratori di Poste italiane e delle altre Aziende che rappresentiamo.
Mentre il Governo ha annunciato il varo del DECRETO #CURAITALIA in Poste italiane il 16 marzo è stato deciso di rinviare, a data da destinarsi, l’incontro già programmato con le Segreterie Nazionali del SINDACATO, questo il testo che riportiamo (“… Calendario incontri. Con riferimento all’oggetto, Vi comunichiamo che, in attesa di prendere visione delle misure in corso di rilascio da parte delle autorità competenti, la riunione sul tema Fondo di Solidarietà prevista per domani, 17 marzo, è rinviata a data da destinarsi. Appena emanato il provvedimento, sarà nostra cura calendarizzare la nuova data di riunione che avrà luogo in modalità videoconferenza).
Nel contempo il COMITATO DI CRISI AZIENDALE POSTALE ha emanato la nota del 16 marzo che riporta quanto segue: “Comitato di Crisi del 15 marzo 2020. Nella riunione di ieri sera del Comitato di Crisi per gestione del rischio Coronavirus, in via preliminare, sono stati rappresentati gli aggiornamenti legati all’evoluzione della situazione con riferimento sia allo scenario nazionale generale che all’impatto su Poste.
La discussione è stata focalizzata soprattutto sull’implementazione delle misure di prevenzione negli ambienti di lavoro previste dal Protocollo del 14 marzo 2020, in relazione alle quali l’Azienda sta producendo il massimo sforzo per il relativo approvvigionamento, nonostante le oggettive difficoltà legate alla scarsità dell’offerta e all’eccesso di domanda (specie per quanto riguarda le mascherine), nella consapevolezza che lo svolgimento delle attività lavorative possa avere luogo esclusivamente al sussistere delle condizioni di sicurezza previste dal Protocollo citato.
In tal senso, di seguito le misure definite, tra cui in particolare evidenziamo l’impegno all’ imminente completamento degli interventi di pulizia su tutti i CS e l’acquisizione, entro mercoledì 18 marzo p.v., di una rilevante fornitura di mascherine. Restano confermati gli impegni assunti con le precedenti comunicazioni.
Ulteriori misure definite
PCL. Presidio minimo essenziale per la continuità del servizio. Rimodulazione su tutti gli ambiti organizzativi degli orari di lavoro con omogenea applicazione su 5 giorni settimanali per 7h e 12.
Sul recapito, non appena possibile, verrà previsto l’ingresso scaglionato dei PTL nei centri, al fine di evitare concentrazioni all’interno dei medesimi, con consequenziale avvio della messa in gita. Tale azione è assolutamente cruciale nelle more dell’arrivo delle mascherine, al fine di prevenire situazioni di interazione a distanza inferiore al metro. Ovviamente quanto sopra – scaglionamento e allungamento dei tempi dovuto alla mancanza di parallelismo – comporterà un ulteriore contenimento della forza lavoro
Laddove l’attività del PTL comporti interrelazione con la clientela dovranno essere previsti i dispositivi che assicurino lo svolgimento del servizio in sicurezza. Sugli stabilimenti, la rimodulazione dell’attività lavorativa, il monitoraggio dei processi operativi e soprattutto la maggiore disponibilità di spazio, come confermato dalla Linea, consentono il rispetto della distanza minima tra gli addetti prevista dal Protocollo del 14 marzo e, unitamente alla fornitura di guanti e gel igienizzante, consentono lo svolgimento della prestazione in sicurezza.
MP. Entro 24 ore, completamento della messa in opera delle linee di sicurezza negli Uffici Postali al momento sprovvisti, pari a 350. Velocizzazione del piano di sanificazione degli uffici: verranno effettuate 600 sanificazioni al giorno, con conseguente chiusura a rotazione degli uffici interessati dall’intervento. Fornitura a stretto giro presso tutti gli uffici di materiale utile a favorire la continua igienizzazione delle postazioni di lavoro, anche al di fuori degli interventi schedulati. Per MP, resta ovviamente confermato l’impegno allo svolgimento degli interventi di pulizia quotidiana prima dell’ingresso in servizio, come condizione essenziale affinché venga resa la prestazione in sicurezza. E’ stato completato l’acquisto dei bagni chimici (ad uso del personale esterno, es: fornitori, come previsto dal Protocollo del 14 marzo u.s.) e avviata l’installazione in sito, con programma di perfezionamento ad inizio prossima settimana
Si procederà, inoltre, alla redazione e formalizzazione entro domani di un nuovo aggiornamento integrativo al DVR che tenga esplicitamente conto delle misure previste dal Protocollo del 14 marzo u.s.;
Con particolare riguardo alle province di Bergamo e Brescia, sono in corso valutazioni circa una razionalizzazione delle attività particolarmente colpite dall’emergenza.
Infine, da domani sarà attivo il numero verde a disposizione dei lavoratori per richiedere informazioni sull’emergenza in corso. Il servizio sarà attivo da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 16.00.
Fino quì le novità di lunedì 16 marzo che non ci soddisfano e lasciano aperta una diatriba in corso con chi interpreta a livello territoriale con “manica stretta” le iniziative aziendali e chi si attiene ad esse concretamente.
Per quanto riguarda la FAILP CISAL siamo totalmente convinti di dovere garantire la salute, salubrità e l’igiene nei luoghi di lavoro (compresi gli spazi aperti alla clientela) oggi più che mai, stante il pericolo incombente dal mancato rispetto delle indicazioni governative e delle altre autorità: due fra tutte la distanza minima interpersonale di 1 metro e l’uso della mascherina di protezione.
Il PROTOCOLLO DELLA SICUREZZA DEL LAVORO fra Confederazioni Sindacali e Datoriali per la protezione da COVID 19 è il testo di riferimento che determina misure il cui rispetto autorizza il proseguo delle attività, null’altro pur comprendendo le difficoltà di reperire le strumentazioni necessarie, ma in mancanza di ciò deve prevalere la TUTELA DELLA SALUTE PER TUTTI, senza per questo privare i cittadini dei servizi necessari.
Dentro gli UFFICI opera personale a stretto contatto, spesso con l’impossibilità di garantire quel metro di distanza minimo ed essenziale e precario anche dentro molti uffici postali o nelle sale di consulenza (qualora bastasse) e per questo Poste italiane deve essere intransigente ad ogni livello nel garantire quanto previsto.
Deve essere sempre garantita la distanza interpersonale di l metro, anche attraverso la modulazione dell’orario di apertura, e resta vietata ogni forma di assembramento, fatti salvi i dispositivi di protezione.
Poste italiane con una nota ulteriore ha anche deciso misure di riduzione / contingentamento del personale in C.O.O., come riportiamo in calce.
Coronavirus _ulteriori provvedimenti del 16032020 Calendario_incontri sindacali circolare Min. Interni_14_marzo_2020_covid_19
Coronavirus ulteriori provvedimenti in_COO_17032020
IL DECRETO #CURA ITALIA E LE MISURE SUL LAVORO, LE FAMIGLE E LE IMPRESE
La giornata del 16 marzo è stata caratterizzata dal varo, da parte del Governo, delle misure a favore del paese, famiglie, economia, lavoro.
Il DECRETO #CURA ITALIA si compone di diverse parti:
- Titolo I – Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale
- Titolo II – Misure di sostegno del lavoro
- Titolo III – Misure di sostegno della liquidità mediante il sistema bancario
- Titolo IV – Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese
- Titolo V – Ulteriori disposizioni
All’interno del testo, come evidenzieremo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica ci sono le misure del pacchetto famiglia, sospensione delle rate del mutuo per la prima casa, congedi per i genitori con figli sotto / sopra i 12 anni e/o o bonus in busta paga, smart working, cui si aggiungono le ulteriori misure emanate da molti Comuni e Regioni.
Vi terremo informati.