Poste, riduzioni presenze nelle Strutture Aziendali salvaguardando i Servizi Essenziali per diminuire i rischi del personale, anche aperture alternate U.P.
La lettera che le Organizzazioni Sindacali hanno inviato a Poste italiane in mattinata, ha sortito l’effetto di adeguare in qualche modo i comportamenti societari alla durezza dei provvedimenti di riduzione della mobilità delle persone, messi in campo dal Governo.
Una situazione delicata quella del personale postale che dovrebbe recarsi al lavoro in condizioni di minore afflusso del pubblico in alcuni casi, ma di maggiore concentramento in altri, in un contesto che difficilmente assicura la distanza di sicurezza (1 metro) fra cliente ed Operatore, come nel caso delle consegne dei Portalettere e del personale di consulenza nelle sale attrezzate, ma a volte con poco spazio a disposizione.
Il nuovo contesto epidemico di oggi deve fare riflettere sul madello di lay-out scelto negli Uffici Postali, che non consente la minima protezione fra chi opera allo sportello e chi – spesso a meno di 1 metro di distanza- interagisce con il cliente effettuando scambio di oggetti, numerario, ecc…
Le stesse bussole all’ingresso degli U.P. dovrebbero essere “intelligenti”, cioè capaci di intercettare il maggiore afflusso di clientela oltre i limiti di sicurezza / clima / corretta areazione, in rapporto con lo spazio disponibile nelle sale al pubblico. L’auspicio è che la situazione di oggi venga presa seriamente in considerazione per mettere a punto correttivi (es. schermature) che consentano di assicurare privacy e protezione fra persona e persona.
Ad ogni modo, lasciamo il tempo necessario per le dovute riflessioni nel contesto del dialogo sociale fra Sindacato ed Azienda. ad esempio nell’O.P.N., oltre che nel confronto con le Segreterie Nazionali delle OO.SS.
Nel frattempo prendiamo atto delle nuove misure che il 10 marzo il COMITATO aziendale di crisi ha annunciato per il monitoraggio e la prevenzione derivante dal rischio “Corona Virus”, che riportiamo a seguire…
” (stralcio…..sono state decise ulteriori misure al fine di ridurre il più possibile i rischi per la salute dei dipendenti di Poste Italiane, pur nella consapevolezza della necessità, anche normativa, di garantire al Paese i servizi essenziali, prevedendone il presidio minimo necessario. In primo luogo si ribadisce che le mascherine saranno consegnate a tutto il personale operativo a contatto con il pubblico sull’intero territorio nazionale. In secondo luogo sono in consegna progressivamente (a partire da domani) i gel igienizzanti per i dipendenti degli UP e dei centri di recapito. In terzo luogo entro la mattinata di domani saranno concluse le opere di posa delle linee di rispetto dalle postazioni degli operatori postali. In quarta istanza si stanno concludendo le difficili attività di approvvigionamento sul mercato dei guanti igienici che verranno consegnati appena disponibili. In quinto luogo l’Azienda si è approvvigionata di 10 macchinari di sanificazione dei mezzi di trasporto che saranno operativi dalla prossima settimana.
Per quanto riguarda le risorse di staff e gli indiretti di produzione (attività di supporto alle unità di business, in particolare MP e PCL) il riferimento di organico sarà quello “minimale” previsto per le chiusure estive, tramite il ricorso massiccio allo smart working e, a complemento, turnazioni e permessi\ferie. Di fatto, le sedi direzionali saranno praticamente semivuote.
Più in particolare per le unità operative si riporta quanto segue.
Per MP, saranno adottati i seguenti provvedimenti:
disattivazione del turno pomeridiano per gli uffici normalmente aperti su doppio turno, al netto di un ristretto numero di UP (in corso di definizione a brevissimo), necessari al mantenimento di un livello di servizio minimo nel pomeriggio, quanto più possibile omogeneo a livello nazionale in proporzione agli abitanti;
chiusura di gran parte degli uffici normalmente aperti su mono turno mattutino, in modo da lasciare un numero di UP aperti in ciascun Comune quanto più possibile omogeneo a livello nazionale in proporzione agli abitanti;
apertura a giorni alterni (3 giorni a settimana) degli uffici normalmente aperti 5 o 6 giorni a settimana nei Comuni con un unico UP.
I provvedimenti di cui sopra sono volti ad ottenere una riduzione dell’organico pari ad almeno il 50% di DUP e OSP.
Misure proposte per le attività commerciali, in aggiunta a quanto consegue dalla chiusura degli UP (il turno pomeridiano sarà disattivato anche per i consulenti) e già in corso di attuazione da oggi:
interruzione di tutte le attività commerciali proattive;
interruzione delle attività commerciali fuori sede per i consulenti small business e i venditori finanziari.
Quanto sopra dovrà consentire una riduzione della presenza di SCF e SCM nella misura almeno del 50%.
Per quanto riguarda PCL, fermo restando quanto sopra previsto per gli indiretti di produzione, saranno adottati i seguenti interventi che sono tesi a ridurre:
la concentrazione di personale all’interno dei siti operativi nelle stesse fasce orarie;
il fabbisogno quotidiano di personale operativo sia in ambito rete logistica (centri di smistamento e transit points) sia in ambito recapito.
In definitiva, quindi, saranno tre le principali iniziative che saranno adottate:
1. Dilazionamento turnistica portalettere:
Articolazioni di base:
suddivisione del personale su 2 turni di lavoro attraverso l’istituzione di un nuovo turno con orario di inizio sfalsato di 1,5h rispetto all’attuale turno antimeridiano (ore 08:00 +/- 30 min).
Linee business:
posticipo fino ad 1h dell’inizio del turno mattutino rispetto agli attuali nastri orari. Conclusione delle attività di recapito alle 18:30 (ultima consegna ore 18:00) attraverso l’anticipo dell’inizio dei turni pomeridiani.
2. Chiusura accettazione Business per prodotti afferenti ai canali di “posta commerciale” al netto delle stampe in abbonamento (quotidiani, settimanali, …). L’azione richiede informativa/comunicazione ai clienti, ai service di stampa e alle autorità di regolazione del mercato.
3. Allungamento dei livelli di servizio per tutti i prodotti di corrispondenza universale e non universale. L’azione richiede informativa ad AGCOM (per i prodotti del servizio universale), ai clienti e agli operatori esteri.
Tali provvedimenti, che vengono immediatamente adottati, consentono di ridurre il personale in servizio fino al 25% in PCL sia per i portalettere che per gli stabilimenti.
In conclusione, oltre alle azioni fatte sulle altre unità operative minori, si ritiene opportuno evidenziare che SI ha messo in campo azioni trasversali e specifiche a supporto delle attività di tutto il personale di Poste Italiane per garantire il funzionamento dei sistemi informatici con particolare riferimento alle attività da remoto; infatti sono massimamente agevolate sia le risorse dotate di PC portatile aziendale sia quelle dotate di PC personale, consentendo a tutti di accedere ai sistemi e agli strumenti aziendali tramite VPN e di utilizzare Office 365/Teams come strumento di collaboration”.
Il 17 marzo è stato calendarizzato il nuovo incontro fra la parte Datoriale di Poste italiane e le OO.SS. per fare il punto sulla situazione, anche alla luce degli eventuali ulteriori provvedimenti di sostegno all’economia del paese, che il Governo deciderà di introdurre.