Poste italiane continua a coprire i posti di organico necessari a garantire i servizi ricorrendo ai CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO e nei prossimi mesi se ne aggiungeranno oltre 1.700 in Posta, comunicazione e logistica sia nel RECAPITO, sia nei NODI DI RETE.

Le POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO dell’Azienda puntano ad assicurare lavoro temporaneo laddove servono più applicati e tiene conto delle richieste sindacali di potenziare la forza lavoro anche attraverso le stabilizzazioni degli ex CTD, i trasferimenti volontari, le conversioni da un settore all’altro, anche per fare fronte al turn over incrementato dalle cessazioni incentivate nel lavoro.

Alcune scelte fra le politiche annunciate dai governi potrebbero premiare i Datori di lavoro privati che nel 2023 assumessero percettori del “reddito di cittadinanza” (un istituto che volge al tramonto), o le assunzioni con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, come le conversioni di quelli in essere rafforzando la quota di lavoratori a tempo indeterminato  presenti nelle aziende.

C’é sì, la necessità di equilibrare il rapporto costi e benefici tenendo sotto controllo il tema del costo del lavoro, ma la possibilità di dare un futuro stabile a tanta gente dovrebbe essere razionalmente il percepito da parte di tutti, soprattutto di chi ha la possibilità di potervi contribuire.

In ogni caso la notizia che Poste italiane effettuerà circa 1.762 RISORSE attraversoASSUNZIONI di C.T.D. nei prossimi tre mesi, non può che fare piacere, un passo in più per riequilibrare la necessità di coprire i ruoli mancanti ed un’opportunità per tanti giovani in cerca di buona occupazione, pur se destinata ad avere un termine ravvicinato.

Peccato che sia una goccia nel vaso dei bisogni del paese, per questo rileggiamo i dati di un comunicato dell’ISTAT su dati provvisori di gennaio, cioé: “…A gennaio 2023, rispetto al mese precedente, aumentano occupati e disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi. L’occupazione cresce (+0,2%, pari a +35mila) per donne, dipendenti permanenti e per chi ha più di 35 anni; risultano in calo i dipendenti a termine, gli autonomi e i giovani. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro cresce su base mensile (+1,7%, pari a +33mila unità) tra le donne e i minori di 50 anni. Il tasso di disoccupazione totale in Italia sale al 7,9% (+0,1 punti), quello giovanile al 22,9% (+0,7 punti).

In allegato i numeri delle prossime assunzioni in P.I. di cui al primo paragrafo (cfr. doc. allegato).

Comunicato Failp assunzioni 2023