DSC_0507

Sotto pressione c’è la macchina organizzativa del servizio postale in Italia pilotata dall’Area di business di Posta, comunicazione e logistica.

Poste italiane intende rimettere mano sull’intera organizzazione del servizio postale del paese, dopo avere ottenuto le concessioni richieste: un nuovo piano tariffario, una tariffa per reintrodurre una linea “lenta” di recapito, modifiche al recapito prioritario,  maggiore remunerazione del servizio universale ecc…, su ciò si sono espresse varie autorità incominciando dal Governo, poi l’A.G.COM ed ovviamente il Ministero dello Sviluppo Economico per la parte relativa al contratto di programmo 2015-2019.

Non è cosa da poco, trattandosi di un filone strategico costoso, che negli ultimi anni ha subito progressive decurtazioni dei volumi e ricavi, con una modesta ripresa nel campo dei pacchi postali, laddove abbiamo contribuito a convincere Poste italiane ad effettuare investimenti nel segmento del commercio elettronico, i cui effetti si stanno vedendo. In realtà l’arretramento delle poste italiane nel servizio postale è stato causato, oltre che dalla e_substitution (l’avvento e sviluppo della comunicazione digitale), anche dalle scelte effettuate tempo per tempo dal management e dagli orizzonti strategici frutto di scelte decise all’interno dell’azienda, ma anche dai Governi, Regolatori, Ministeri competenti.

Troppo oneroso e poco remunerativo investire in un piano di sviluppo della comunicazione postale in tempi di modernizzazione digitale e globalizzazione, ciò ha consentito ad operatori postali privati di crescere e ottenere fette di mercato e volumi di servizio postale sempre più ampi, anche sull’onda dell’apertura progressiva alla liberalizzazione del settore, fatta salva l’area del Servizio Universale rimasta in concessione a Poste italiane per 15 anni a decorrere dal 2011, ma con qualche condizionamento dei recapitisti privati.

L’effetto indotto dalla scelta politica di contrarre i costi del servizio universale – ad avviso di molti – marginalizzerà alcuni ambiti territoriali: aree rurali e montane, frazioni e piccoli comuni in cui si intende introdurre un sistema condiviso da Governo, A.G.COM. ed Azienda, cioè la sperimentazione del recapito a giorni alterni attraverso tre fasi progressive e scansionate nel tempo; su tali questioni sarà utile effettuare un  esame attento della prossima legge di stabilità 2016 (capitolo eventualmente dedicato alle Poste).

Dopo alcuni mesi di confronto fra le Poste italiane e le autorità preposte sta per scattare la prima fase del nuovo SERVIZIO POSTALE che prevede un cambio delle tariffe (lievitazione dei costi per i clienti) e dell’offerta, attraverso un diverso modello organizzativo concepito per fare diminuire i costi aziendali e quelli del servizio universale assoggettato al rimborso annuale da parte del Governo, mantenendo adeguata qualità all’offerta dei servizi.

La trattativa fra sindacati a management si è conclusa dopo una NO STOP chiusasi intorno alle 5,00 del 25 settembre 2015, d’altra parte Poste italiane doveva comunque ottemperare al disposto della legge di stabilità 2015 redatta dal Governo, che aveva stabilito innovazioni sulle tariffe postali, modifiche all’offerta dei servizi di posta-lettere e l’introduzione del recapito a giorni alterni in aree territoriali del paese con densità di popolazione fino ad 1/4, all’alba del processo di privatizzazione che si ipotizza possa essere avviato a metà circa del prossimo mese di ottobre.

Guida Failp alla nuova organizzazione PCL

I DETTAGLI RELATIVI ALL’INTESA

Il sindacato, ad incominciare dalla FAILP, tagliata ogni possibilità di potere intervenire su scelte politiche e di governo del paese (legge di stabilità 2015 che ha concesso le aperture in materia di modifiche al servizio postale) si è dunque concentrato sulla necessità di ridurre l’impatto del piano aziendale e le ricadute sui lavoratori.

L’azienda, chiuso il contratto di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico per il triennio 2015-2019 proseguito in C.E. e preso atto della regolazione A.G.COM. delle modifiche al servizio universale (es. recapito gg. alterni), alle soglie del prossimo processo di privatizzazione parziale delle quote del Gruppo Poste italiane (invariata l’unicità del Gruppo) ha presentato alle OO.SS. i nuovi indirizzi strategici ed organizzativi relativi al servizio postale.

Tutto in ordine dunque per la partenza del primo step di cambiamenti nel servizio postale che prevede il cambio tariffario dal 1 ottobre 2015 e l’avvio da ottobre, nelle fasce territoriali interessate, della prima fase del recapito postale a giorni alterni (schema bisettimanale Lunedì – Mercoledì – Venerdì e Martedì – Giovedì) sulla base di quanto deciso dall’A.G.COM. con la delibera n. 395/15/cons. (introduzione del recapito a giorni alterni in tre fasi progessive ottobre).

L’accordo del 25 settembre (c.f.r. doc allegati) chiude un ciclo e ne apre un altro nell’arco dei prossimi 5 anni (2015-2019), in parallelo con il piano di impresa di Poste italiane: si introdurranno le innovazioni frutto delle novità sul piano tariffario e sulle modalità di recapito, si rinnoverà la flotta aziendale e si eserciteranno investimenti per l’ammodernamento delle attrezzature e delle dotazioni del personale (mezzi di recapito, strumentazioni, palmari, ecc…), ci sarà tanta formazione e molta attenzione alla sicurezza nel lavoro.

L’ipotesi di intesa del 25 settembre 2015 è stata firmata da tutte le sei associazioni sindacali che hanno presenziato il tavolo delle relazioni industriali nazionali, nessuna esclusa (cfr. doc. allegati).

Adesso sarà indispensabile essere presenti, attenti e vigili nella fase di implementazione delle misure organizzative descritte nell’ipotesi di intesa, su cui si svilupperà un intenso dialogo ad ogni livello, sia nazionale, sia territoriale ed il relativo percorso assembleare per l’approvazione definitiva da parte dei lavoratori che saranno chiamati a votare la conferma all’accordo (seguono testo dell’accordo, allegati e linee di indirizzo sul Contratto di programma 2015-2019).

Ipotesi di Accordo PCL 25_09_2015      Comunicato Ipotesi Accordo PCL 25 9 2015     Allegati Tecnici Allegato D Dimensionamenti     Allegato E Eccedenze     Azioni ipotesi recapito 25 settembre 2015 Delibera 395-15-CONS     Schema Contratto programma 2015_19      Parere IX Commissione Azioni ipotesi recapito 2015     FailpNews assunzioni Ctd 2015_2016     Comunicato unitario accordo pcl

IL RUOLO DELL’AUTORITA’ DI REGOLAMENTAZIONE A.G.COM.

La delibera 395/15/cons dell’A.G.COM ha chiuso la procedura iniziata con la precedente fase di consultazione (delibera n. 163/15/CONS) autorizzando Poste italiane ad introdurre dal 1 ottobre 2015 una tariffa di posta ordinaria (base) ad un prezzo non superiore a 0,95 euro (consegne previste entro il quarto giorno lavorativo che l’azienda preannuncia (sarà rilasciata una nuova gamma di servizi di base di posta ordinaria, “Posta4” / “Posta4pro” per l’Italia e “Postamail Internazionale” per l’estero. Sono previste tariffe a partire da euro 0,95 per la Posta4, euro 0,85 per la Posta4pro ed euro 1,00 per la Postamail Internazionale).

Invece per quanto riguarda la posta prioritaria l’Autorità ha stabilito che dal 1 ottobre 2015 Poste italiane garantirà le consegne entro il primo giorno lavorativo (possibilità di introdurre rendicontazione) ad un prezzo ragionevole che Poste italiane ha tradotto nella prevista informazione preventiva ai clienti attraverso il proprio sito web (saranno ridefiniti i servizi di posta prioritaria, “Posta1” / “Posta1pro” per l’Italia e “Postapriority Internazionale” per l’estero, arricchiti con una funzionalità che – previa apposizione dell’apposita etichetta che contiene un codice – permette di ricevere nel caso della “Posta1” e “Posta1pro” per l’Italia l’informazione sull’esito di consegna e, nel caso della Postapriority Internazionale, l’informazione sull’arrivo al centro di scambio internazionale di Poste Italiane. Sono previste tariffe a partire da euro 2,80 per Posta1, euro 2,10  per Posta1pro ed euro 3,50  per Postapriority Internazionale (per l’estero Zona 1).

L’ovvia conseguenza di tutto ciò è che il sindacato sta valutando le proposte aziendali di riorganizzazione nell’intero filone della posta, comunicazione e della logistica introducendo le limitazioni, tutele e le proprie valutazioni nell’ambito del processo relazionale in corso, in vista della definizione di un nuovo accordo.

PIU’ SICUREZZA NEGLI UFFICI POSTALI PER IL PERSONALE

C’è un punto fondamentale di tutela dei lavoratori negli uffici postali e cioè l’individuazione e custodia della password necessaria per entrare nel sistema operativo di sportello e potere eseguire la propria prestazione lavorativa, ciò fino adesso era possibile con un modello elementare di password che l’operatore è tenuto a mantenere segreto, senza comunicazione a terzi (dirigenza postale locale compresa).

Adesso Poste Italiane sta sperimentando “Strong Authentication UP” un dispositivo (chiavetta) che consente all’Operatore di essere riconosciuto non soltanto attraverso la password, ma unitamente ad essa mediante l’utilizzo di un dispositivo fisico che contiene un certificato digitale di identificazione.

La fase di sperimentazione è in corso dal mese di settembre in un limitato numero di uffici postali, per testare l’efficacia della chiavetta che metterà in sicurezza l’obbligo della segretezza: nessuno potrà utilizzare la password dell’operatore se questi non consegnerà la propria chiavetta contravvenendo alle norme regolamentari in vigore (Manuale di sicurezza degli Uffici Postali). Vedasi allegato…   StrongAuthUP