Poste, l’Assemblea degli Azionisti approva e la CDP torna in quota. Il rinnovo del ccnl ed a Giugno si paga il PDR, gli importi
E’ stata una vera e propria celebrazione/convention la prima Assemblea degli Azionisti di Poste italiane tenutasi il 24 maggio a Roma presso l’Auditorium della Musica (sala Sinopoli) che ha acquisito tuti gli obiettivi previsti:
“approvato il bilancio al 31 dicembre 2015 / deliberato un dividendo di 34 centesimi di euro per azione per l’esercizio 2015 / integrata la composizione del Consiglio di Amministrazione / nominato il nuovo Collegio Sindacale per il triennio 2016-2018 / approvato il Piano di incentivazione a lungo termine per il 2016-18 destinato ad esponenti del management del Gruppo / approvata la Relazione sulla remunerazione /adeguato il compenso alla società esterna per l’incarico della revisione contabile”
Sui mass-media sono esplosi i comunicati e le dichiarazioni dei massimi esponenti aziendali per l’ottimo lavoro compiuto, a partire dal primo processo della quotazione in Borsa e via via per i positivi risultati conseguiti dal “Gruppo”.
Nel sito di Poste italiane c’è il comunicato aziendale che riassume i lavori dell’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI nel quale si riportano i nominativi dei nuovi eletti agli incarichi sociali (aumentato da sette a nove il numero dei componenti il CDA); inoltre è stato rinnovato/integrato il Collegio Sindacale in carica fino all’approvazione del bilancio sociale 2018, che risulta ora così composto (Mauro Lonardo presidente ed Alessia Bastiani e Maurizio Bastoni sindaci effettivi, Marina Colletta, Ermanno Sgaravato e Andrea Bonechi supplenti).
Adesso tutte le maggiori componenti dell’azionariato sono presenti nel board societario che traccerà le prossime linee di indirizzo del Gruppo, soprattutto in considerazione della nuova presenza di forti componenti azionarie che potrebbero incidere sulle future scelte aziendali, tenendo in debito conto che il Governo si accingerebbe a mettere in campo l’eventuale uscita del MEF dalla proprietà.
Infatti e nel frattempo sui tavoli del Governo, dell’azionista di maggioranza MEF e della Cassa Depositi e Prestiti si studiano manovre atte a trasferire nuove quote azionarie di Poste italiane (passaggio del 35% del capitale del Gruppo alla CDP) ed il collocamento di una nuova tranche delle azioni “Poste” in Borsa verso l’azionariato privato diffuso, così da determinare l’uscita del MEF e fare acquisire a breve al bilancio statale gli obiettivi di cassa e di rispetto dei parametri europei, attraverso le privatizzazioni (tramontata l’ipotesi di trasferire in Borsa quote delle F.S.), anche se a lungo andare poi ci andrebbero a rimettere le casse statali.
Si tratta delle nuove ipotesi, di cui si parla nei mass media, concernenti il passaggio di un consistente pacchetto di azioni del MEF che controlla Poste italiane, alla Cassa Depositi e Prestiti (si parla del 35%) e di un successivo percorso di collocazione in Borsa del restante 29,7% ancora in pancia al MEF, ma di tutto ciò si parlerà probabilmente fra qualche mese, perché il Governo dovrà predisporre un nuovo D.P.C.M.
Il quadro societario che si andrebbe a creare in prospettiva, qualora fossero realmente attuati i propositi di cui si sta discutendo, sarebbe di un controllo politico delle nomine del CDA da parte del Governo (fatto peraltro discutibile in una SPA che potrebbe ritrovarsi in futuro con una forte componente di capitale privato) e la presenza di un azionariato pubblico minoritario (35% alla CDP ?), a fronte del restante 65% interessato a chiedere al “Gruppo” di fare soprattutto utili e distribuire dividendi.
A pagare, sempre nella prospettiva che si concretizzassero le manovre in corso, potrebbero essere: la capillarità della presenza territoriale di Poste italiane, la sua funzione sociale al servizio dei cittadini/clienti ed il ruolo delle funzioni di business più esposte alla concorrenza ed in posizioni critiche rispetto al rapporto costi/ricavi/utili, ad esempio il ramo dei servizi postali che però è determinante per unire il paese.
PARTE LA TRATTATIVA PER RINNOVARE IL CCNL DEI DIPENDENTI POSTE
Il 19 maggio è stata la data di avvio del percorso per la stipula del nuovo Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro dei dipendenti di Poste italiane (quello ora applicato risalente al 14 aprile 2011 è scaduto a dicembre 2012).
Nel frattempo molto è cambiato in P.I. e l’azienda in diverse occasioni ha mostrato, soprattutto a livello territoriale, di aggirare alcune delle formulazioni contenute nel ccnl, soprattutto per quanto attiene la gestione operativa del personale (applicazioni, sedi di lavoro, distacchi, spostamenti, prestazioni eccedenti l’orario di servizio, ecc…).
Il sindacato è dovuto più volte intervenire per reclamare il rispetto del contratto, vincolante per ambedue le parti contraenti, ma l’ampiezza della presenza territoriale d Poste italiane non ha impedito il diffondersi, a volte, di particolari problematiche in alcune strutture o a carico di singoli lavoratori (es. le pressioni commerciali, il rispetto dell’orario di lavoro, le prestazioni straordinarie, la formazione aziendale, ecc…).
Il nuovo CCNL dovrà dirimere alcuni nodi dell’impianto normativo su cui il Governo ha innovato concedendo ai datori di lavoro talune facoltà che la parte aziendale certamente andrà a rivendicare e che saranno oggetto di contrattazione in alcuni casi. Il sindacato ha reso pubblica la sua Piattaforma contrattuale (c.f.r. doc. allegato) che costituirà elemento di discussione nel contesto del dialogo che si apre il 19 maggio.
Il mese di maggio e quello successivo si palesano comunque essere particolarmente importanti per i due maggiori eventi che stanno interessando Poste italiane: l’uno l’Assemblea degli Azionisti del 24 maggio a Roma e l’altro – per l’appunto – il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei dipendenti e società cui esso si applica, che si articolerà attraverso gli incontri già calendarizzati nelle seguenti date:
- 26 maggio 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
- 31 maggio 2016, alle ore 10.00: Uptime S.p.A.
- 01 giugno 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
- 08 – 09 giugno 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
- 15 – 16 giugno 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
- 22 – 23 giugno 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
- 27 giugno 2016, alle ore 15.00 e 28 giugno 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
Con il primo incontro tenutosi il 19 maggio 2016 si è aperta ufficialmente la stagione del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti di Poste italiane e delle altre società del Gruppo, alla presenza dei Dirigenti nazionali e territoriali del sindacato e dell’azienda.
La delegazione sindacale della FAILP CISAL ha preso atto delle comunicazioni con cui l’Azienda (Dott. Paolo Bruschi e Giovanni Nardone) ha aperto l’incontro, presenti i massimi vertici della funzione Risorse Umane e delle relazioni industriali di Poste italiane.
Il nostro auspicio è che le richieste sindacali trovino accoglienza, tenuto conto che i lavoratori e le loro rappresentanze costituiscono l’ossatura portante del Gruppo Poste, forte dei suoi 140.000 dipendenti.
Fra le altre novità del momento spicca la trasparenza introdotta dalla quotazione di Poste e dalla sua privatizzazione che ha reso necessario pubblicare alcune documentazioni collegate con l’Assemblea degli azionisti, quali l’illustrazione degli argomenti relativi all’ordine del giorno e fra questi la relazione sulla remunerazione, visibile all’indirizzo http://www.posteitaliane.it/resources/ nel sito internet societario. Tale documento costituisce una sorta di manifesto della trasparenza con cui si rendono note alcune delle metodologie preposte all’individuazione dei compensi da attribuire ai Dirigenti strategici aziendali individuati anche mediante certificazioni periodiche rilasciate da società esterne di consulenza indipendente.
Con l’occasione si è resa evidente la lacuna/contraddizione relativa alla gestione dei premi, incentivi commerciali, indennità, ecc… indirizzati ai lavoratori (capitale umano di Poste italiane), argomenti su cui il sindacato ha ripetutamente e più volte chiesto di essere/diventare interlocutore, ma senza risposte positive, fatti salvi i propositi contenuti nel “Protocollo sulla proposizione commerciale” sottoscritto da azienda ed oo.ss. (c.f.r. doc. allegato).
FailpNews 19 maggio avvio ccnl Protocollo d’Intesa Proposizione commerciale-22 ottobre 2013 Piattaforma Rinnovo Ccnl febbraio 2016
IL MESE DI GIUGNO E’ QUELLO DEPUTATO AL PAGAMENTO DEL CONGUAGLIO DEL PREMIO DI RISULTATO 2015
Con la mensilità del mese di giugno Poste metterà in pagamento il conguaglio del Premio di risultato 2015, fermo restando l’applicazione delle relative normative di riferimento, sulla base degli accordi intercorsi siglati dalla FAILP e dalle altre OO.SS.
In allegato le tabelle con gli importi base (… ma si possono avere rideterminazioni pro-quota per le assenze che producono decurtazioni percentuali).
Il Premio di Risultato beneficerà della tassazione agevolata al 10% (vedi nota di riferimento)
Comunicato N 8 PDR 2015 Conguaglio Giugno FailpNews Conguagli PDR 2016