Poste, nominato il nuovo management, l’attesa sul Piano Industriale. Lettere sindacali e nuovi problemi
Dal 28 aprile è operativo il nuovo management di Poste italiane: dalla carica di Presidente (Maria Bianca Farina) all’amministratore delegato e Direttore Generale della società Matteo Del Fante.
Ora tutti ci aspettiamo le decisioni del rinnovato board, accantonata la precedente gestione “Caio” sotto cui le relazioni industriali hanno comunque scontato qualche difficoltà.
Permangono divergenze fra il sindacato e la società sull’introduzione delle novità relative al “Progetto consegna delle inesitate” che non sta dando i migliori risultati, mentre insorgono ulteriori problematiche relativamente al corretto uso dei dispositivi di tracciabilità dei veicoli di Poste italiane, o “Black-Box” ed all’utilizzazione del personale “Messo Notificatore”
Sulle questioni la FAILP è intervenuta con altre OO.SS., come specificato nelle allegate comunicazioni inoltrate all’azienda (c.f.r. doc. allegati).
Il CDA di Poste italiane ha attribuito al Presidente Maria Bianca Farina sia il “ruolo di supervisione sulle attività di audit, sia quello di gestione, d’intesa con l’Amministratore Delegato, dei rapporti con organi istituzionali e autorità. All’Amministratore Delegato sono stati attribuiti i poteri per l’amministrazione della Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla normativa applicabile, dallo statuto sociale o mantenuti dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie competenze”.
E all’interno del neo nominato CDA sono stati costituiti:
• il Comitato “Controllo e Rischi”,
• il Comitato “Nomine”,
• il Comitato “Remunerazioni”,
• il Comitato “Parti Correlate e Soggetti Collegati”
E’ del tutto ovvia l’aspettativa nei confronti dei primi passi che il nuovo amministratore delegato farà e non solamente nei riguardi del management e del rituale messaggio ai lavoratori, ma soprattutto sul Piano industriale strategico che la precedente gestione aveva proiettato con un orizzonte lungo fino al 2020.
La prima novità emersa con il nuovo management è intanto l’ordine di servizio n. 7/2017 firmato dall’a.d. Matteo Del Fante che riporta “ RISORSE UMANE, RELAZIONI ESTERNE E SERVIZI – Si comunica che, con effetto immediato, il Vice Direttore Generale Paolo Bruschi passa ad operare alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale con incarichi particolari. Pertanto l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante assume, ad interim, la responsabilità della funzione Risorse Umane, Relazioni Esterne e Servizi”.
Intanto a volere fare le pulci alla svolta verso la digitalizzazione in Poste italiane, come spesso enunciato dalla precedente gestione manageriale, sorge spontaneo l’interrogativo su quali siano i tempi di reazione aziendale, sui cambiamenti societari intervenuti il 27 aprile scorso.
Infatti nel sito web di Poste italiane all’indirizzo http://www.posteitaliane.it/ (directory ” resources-editoriale-pdf-Company-profile-ita-pdf”), ancora nella giornata del 4 maggio 2017, cioè circa sette giorni dopo i nuovi assetti societari, nella sezione dedicata – Per i giornalisti – è presente il documento aziendale non datato “Company profile” che, oltre a riportare tutte le caratteristiche del Gruppo, recita a fine prima pagina “… Dal maggio 2014 Luisa Todini è il presidente e Francesco Caio è l’amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane”, certamente una svista, ma i tempi di reazione aziendali, oggi quanto mai importanti, quali sono ?