Poste, dalle OO.SS. l’apertura del CONFLITTO DI LAVORO nazionale, tempi cadenzati, poche risposte ai troppi problemi
E’ datata 19 settembre 2016 la risposta del sindacato alle politiche dell’Azienda, dopo l’ultimo incontro con l’amministratore delegato di Poste italiane in cui c’è stata conferma delle distanze fra le Parti sui diversi temi oggetto di critica sindacale dei lavoratori.
Sono rimaste senza risposta le domande alle critiche dei lavoratori, formulate attraverso le loro rappresentanze sindacali nel mese di Giugno e l’A.D. Poste ha proseguito ad esternare le iniziative aziendali e del “Gruppo” sui servizi, non tenendo conto delle ultime lettere inviate dalle OO.SS. unitariamente, fra cui il documento stilato dagli “Esecutivi Sindacali postali unitari” sottoscritto da SLP CISL, SLC CGIL, UILposte, FAILP CISAL, CONFSAL Com., UGL Com., in cui venivano elencate tutte le gravi criticità e problematiche irrisolte.
Il documento cui facciamo riferimento è pubblicato in calce alla “NEWS”, ma è utile estrapolarne alcuni passi: “… il processo di privatizzazione non deve dimenticarsi dei principi generali che devono essere garantiti, le riorganizzazioni aziendali, come quella di PCL, non devono fare l’errore, spesso compiuto e reiterato, di arroccarsi su elaborazioni teoriche, compiute a tavolino consultando dati numerici e software, senza rispondere adeguatamente ai dati reali provenienti dal territorio, dai lavoratori e dai cittadini. Ed è proprio dai lavoratori, oberati di giacenze e gravati da tagli occupazionali privi di programmi di sviluppo a lungo termine, e dai cittadini, depauperati di un servizio pubblico qual è quello postale, che giunge il richiamo forte di una protesta non più ignorabile: l’attuale sistema di riorganizzazione di Poste Comunicazione e Logistica, sancito con l’accordo del 25 settembre 2015, non funziona. … Tutto ciò registra un’intenzione aziendale ancora tutta tesa ad abbassare soltanto il costo del lavoro con continui tagli ed efficientamenti che assestano colpi mortali ai livelli occupazionali, senza mai proporre una seria e concreta prospettiva di sviluppo per compensare il calo della corrispondenza tradizionale. A seguito di questa condizione non è quindi più procrastinabile un nuovo piano di confronto. Elementi, la tutela del servizio pubblico essenziale e la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, che afferiscono in particolar modo anche alla struttura Mercato Privati. In un divisione aziendale, qual è MP, in costante evoluzione e consolidamento produttivo, occorrono però adeguati interventi atti a salvaguardare la funzione sociale svolta dalla capillarità della rete degli uffici postali ampliandola ulteriormente… Le recenti impostazioni aziendali, infatti, hanno fatto registrare un’innegabile tendenza a concentrarsi sempre più esclusivamente sui dettami assoluti del Mercato, senza idonei bilanciamenti atti a favorire il rilancio delle aree meno sviluppate rendendo disponibili tecnologie, piattaforme, servizi. Ancora una volta è necessario ricordarsi – e ricordare all’azienda e alle forze politiche- che i mercati e le esigenze di cassa non possono prevalere oltremodo sui diritti sociali dei cittadini e sui diritti individuali dei lavoratori. Peraltro, in merito ai diritti individuali dei lavoratori, MP impone dei ragionamenti specifici e non più rimandabili che coinvolgono le pressioni commerciali, le carenze di personale, lo stress da lavoro correlato: tutti elementi che coesistono per i lavoratori degli uffici postali e che impongono il rispetto dei diritti già esistenti e la promozione di nuove ed esigibili modalità di tutela… Subito dopo la pausa estiva, si valuteranno ulteriori iniziative, anche in concomitanza con il dibattito parlamentare sulla privatizzazione, non escludendo l’ipotesi di uno sciopero generale della categoria...
La pausa di riflessione estiva non pare avere indotto l’Azienda a ripensare alcuni suoi percorsi relativi a PCL, a Mercato Privati, alla rincorsa verso il “Risparmio gestito” considerato l’unica frontiera per il futuro sviluppo di P.I., mentre sulla nuova “Privatizzazione” emergono soltanto parziali ripensamenti, indecisione, confusione.
Per tali motivi il SINDACATO ha rotto gli indugi e scritto all’Azienda una formale dichiarazione di CONFLITTO DI LAVORO (procedura di raffreddamento e di conciliazione ex art. 17 CCNL): Le scriventi OO.SS. chiedono con la presente l’attivazione della procedura di raffreddamento e di conciliazione di cui all’art. 17, punto 3) del vigente CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane. Le motivazioni sono contenute nel documento scaturito dagli attivi nazionali del giorno 16 giugno e nella lettera inviata all’AD Caio il giorno 4 luglio – che si allegano in copia e che fanno parte integrante della presente – che riguardano tutto il territorio nazionale e che non hanno trovato alcuna risposta fino ad oggi. La presente anche ai fini di quanto previsto dalla legge 146/’90. F.to SLP CISL, SLC CGIL, FAILP CISAL, CONFSAL Com., UGL Com.
Adesso le posizioni della maggioranza del sindacato sono chiare: le tempistiche del conflitto di lavoro, in caso di risultato negativo, potrebbero portare a più radicali decisioni nel caso in cui l’azienda non dovesse recedere dalle sue politiche e strategie organizzative, oggi supportate da un CDA che ormai è influenzato dalle logiche commerciali legate all’espansionismo del ramo finanziario, piuttosto che alla tutela della comunicazione postale, perché il primo risulta più profittevole ed il secondo costoso, se pure concretamente legato ai bisogni del paese e dei cittadini.
E nonostante la nostra buona volontà, le distanze fra Poste italiane e l’avviso comune espresso dai lavoratori attraverso il sindacato non si sono colmate: “Nei giorni 20 e 21 settembre si sono svolti due incontri con l’Azienda, con riferimento alle procedure di raffreddamento di cui all’articolo 17 del CCNL (conflitto nazionale aperto insieme alle altre OO.SS. con esclusione della UIL POSTE che ha comunque partecipato agli incontri).
La procedura si è conclusa negativamente con un verbale di mancato accordo sottoscritto tra le parti (con l’esclusione della UIL POSTE)”. E adesso il ricorso a prossime azioni sindacali è ineludibile, di ciò si sta trattando fra le OO.SS. per assumere decisioni definitive.
Ai margini di tuto ciò le manovre in Borsa e le acquisizioni che “Poste” sta svolgendo e di cui c’è vasta eco nella stampa nazionale, la cui portata non è soltanto finanziaria o industriale ma anche politica, se si approfondiscono i vari scenari ed attori: CASSA DEPOSITI E PRESTITI, SIA, PIONEER, UNICREDIT, POSTE ITALIANE, ecc…
Il suggerimento è di tenere d’occhio i mercati finanziari su cui Poste italiane sta svolgendo un ruolo, con occhi attenti ed orecchie aperte.
Lettera unitaria apertura conflitto Comunicato unitario 22 settembre 2016 Lettera unitaria Amministratore Delegato Incontro_Procedura ex art 17_Conflitto di lavoro Lettera rinvio incontri calendarizzati Documento Esecutivi unitari – 16 giugno 2016 – Conflitti_ in corso in Poste
ANCORA ASSUNZIONI CON CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO IN POSTE ITALIANE
La comunicazione aziendale è del 19 settembre 2016 e fa seguito all’esaurirsi del precedente contingente di personale flessibile.
E’ di moda ormai nelle aziende private di utilizzare il “Contratto a tempo determinato” per tutte le esigenze (… ai sensi dell’art. 19 comma 1 del D.lgs. n. 81/2015) e Poste italiane non fa eccezione. Quando finisce un giro se ne fa un altro…, altro che 8.500 assunzioni date in pasto (immaginario collettivo), interpretate come se fossero un vero e proprio ciclo di contratti stabili.
Si lavora con personale da formare, inviato sul campo per tappare i buchi…. ed in questa nuova tornata si tratta di 2.138/995 ASSUNZIONI nel Recapito postale di Posta, Comunicazione e Logistica dal 1 ottobre al 31 gennaio 2017, suddivisi come segue:
Organico flessibile | ||
Posta, Comunicazione e Logistica | ||
ai sensi di: art. 19 comma 1 del D.lgs. n. 81/2015 | ||
RECAPITO | ||
dal 01/10/2016 al 31/01/2017 | dal 01/10/2016 al 30/12/2016 | |
Riepilogo per ALT | CTD – Risorse | CTD – FTE |
Nord Ovest | 395 | 152 |
Lombardia | 264 | 183 |
Nord Est | 263 | 82 |
Centro Nord | 101 | 115 |
Centro 1 | 252 | 8 |
Centro | 596 | 177 |
Sud | 157 | 204 |
Sud 1 | 36 | 27 |
Sud 2 | 74 | 47 |
Totale | 2.138 | 995 |