Poste,testi dei DECRETI sugli impatti del corona virus COVID 19. Il punto in Azienda e nel paese, misure di prevenzione e raccomandazioni, anche in Poste italiane. Lettera sindacale all’Azienda
Si attendevano prese di posizioni concrete, al di là delle lagnanze e delle generalizzazioni che per giorni avevano alimentato il dibattito nel paese, ma poi i fatti hanno mostrato la loro severità ed il Governo nella serata del 22 Febbraio (un sabato non qualunque) ha preso provvedimenti che impatteranno nella vita concreta di tutti i giorni, soprattutto nel Nord del paese, soprattutto (Piemonte, Lombardia, Veneto) .
Si tratta delle conseguenze del virus influenzale/respiratorio COVID 19 (lo chiamiamo così per semplicità) che si sta annidando in alcune zone e che le Autorità vogliono – come è giusto – contenere, rispetto alle sue capacità di espansione e trasmissione.
La FAILP CISAL – insieme alle altre OO.SS. – era intervenuta nelle scorse settimane sull’Azienda per cercare risposte e sollecitare prevenzione, soprattutto per i rischi del personale che giornalmente viene in contatto con la clientela ed il pubblico (es. Portalettere, Sportellisti, Consulenti finanziari delle sale U.P., ecc…).
L’Azienda ci aveva risposto citando le misure governative del periodo e fornendo rassicurazioni che adesso la costringono ad intervenire nuovamente sulla scorta delle nuove decisioni assunte dal Governo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri: dal 23 febbraio compaiono in Gazzetta Ufficile della Repubblica (n° 45 serie generale).
A seguire pubblichiamo le ultime determinazioni assunte da Poste italiane, (Azienda che svolge anche servizi classificati essenziali), nel merito, nel contempo siamo vicini ai lavoratori ed alle lavoratrici delle zone interessate dalle problematiche epidemiologiche e come d’obbligo staremo bene attenti a che i riflessi normativi che regolano il CCNL dei dipendenti di Poste italiane non pesino sui nostri lavoratori e le lavoratrici (es. malattie, conteggio eventi e ricadute sul Premio di risultato, ecc):
” La comunicazione societaria (stralcio): Roma 22 febbraio 2019. Emergenza Coronavirus. Come anticipato, l’azienda si è subito mobilitata per assicurare il miglior presidio della situazione a tutela dei dipendenti e della clientela. Vi aggiorniamo con i riscontri della seconda sessione dell’unità di crisi riunitasi oggi. Tale unità, presieduta dal Vice Direttore Generale, Giuseppe Lasco, ha visto la partecipazione, oltre che del responsabile RUO anche di tutti i Datori di Lavoro di Poste Italiane, delle strutture tecniche competenti alla gestione della crisi (Tutela Aziendale e Governo Rischi di Gruppo) e delle altre strutture aziendali di supporto (Sistemi Informativi e Comunicazione).
Sono stati rappresentati gli aggiornamenti legati all’evoluzione della situazione con riferimento anche all’ordinanza emessa dal Ministero della Salute in data 21 febbraio u.s. e relativa, in particolare, ai comuni della provincia di Lodi e quella relativa al comune di Vo Euganeo (PD).
Sono state, inoltre, ribadite le misure informative e di prevenzione già messe in campo (in particolare la rapida fornitura di materiale di profilassi) fino ad oggi dall’Azienda in ottemperanza con quanto imposto dalle Autorità e di cui si è decisa l’estensione agli ulteriori Comuni individuati dalle ordinanze pubbliche susseguitesi.
Nel merito, è stato deciso di:
a) Procedere, in via d’urgenza, alla chiusura, fino a lunedì incluso, degli uffici postali e dei centri di recapito rientranti nei comuni individuati dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 febbraio u.s.; resta salva la possibilità di proroga di tale misura, all’esito del confronto con le Autorità preposte (es Prefetture), che tenga conto anche della qualificazione del servizio reso dalla nostra Azienda.
b) Esonerare dalla prestazione, in ottemperanza alla sopra citata ordinanza e nelle more di più approfondite verifiche (qualificazione del servizio reso dall’azienda, possibilità di segmentazione della popolazione aziendale interessate in relazione all’effettivo lavoro svolto, etc.) il personale residente nei comuni individuati dalla più volte citata ordinanza, sebbene la sede di lavoro sia fuori dal cratere di diffusione del virus.
c) Proseguire nelle altre azioni precauzionali già stabilite nella riunione precedente del comitato.
d) Applicare le indicazioni di cui sopra anche alle Società del Gruppo, laddove ne ricorrano i presupposti di localizzazione.
Confermiamo che siamo in costante contatto con le Prefetture interessate e con il Ministero della Salute e che la situazione territoriale è attentamente monitorata.
Ecco i testi integrali delle note citate ed il comunicato sindacale unitario delle OO.SS. all’Azienda (cfr. doc. allegati).
Lettera unitaria emergenza contagio coronavirus 24fb20 DECRETO su COVID 19 Ministero salute Ordinanza-21-2-2020
EmergenzaCoronavirus22feb2020 Poste su Coronavirus 24 febbraio 2020 Regole-di-prevenzione-Coronavirus_-21_02 Nota unitaria rischiocontagio virus 23gen2020