Nel mese di novembre il Parlamento italiano, a livello di COMMISSIONE, ha proseguito il percorso dell’approvazione del nuovo CONTRATTO DI PROGRAMMA 2020-2024, predisposto fra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste italiane, di cui avevamo già dato precedentemente notizia.

In tale ambito le Commissioni Parlamentari hanno esaminato l’Atto di Governo n. 128 e dopo avere ascoltato le Parti interessate (anche attraverso audizioni fra cui quella della FAILP CISAL e delle altre OO.SS. di P.I) sono pervenute all’approvazione dello schema di Contratto di programma, con alcune raccomandazioni.

A seguire alcuni stralci del “Parere” licenziato il 12 novembre 2019 dalla VIII Commissione del Senato della Repubblica:

“… l’8 Commissione Lavori pubblici, comunicazioni, esaminato lo schema di contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste italiane S.p.A per il quinquennio 2020-2024 (n. 128), rilevato che: il contratto di programma, sottoscritto tra il MISE e Poste italiane S.p.A., fornitore del servizio postaleuniversale, regola le modalità di espletamento del servizio universale, fissa gli obblighi e i diritti delleparti contraenti, i servizi per gli utenti (cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni), i trasferimentistatali, le emissioni delle carte valori postali e i rapporti internazionali;

……..

il contributo posto a carico del bilancio dello Stato è fissato nell’importo massimo di 262,4 milioni dieuro annui a decorrere dal 2020. Si prevede poi che l’onere per la fornitura del servizio universale ineccesso rispetto alla suddetta somma di 262,4 milioni di euro possa essere coperto, per ciascuno deglianni 2020-2024, con l’apposito fondo di compensazione (di cui all’articolo 3, comma 12, lettera b), eall’articolo 10 del decreto legislativo n. 261 del 1999) sulla base del costo netto del servizio postale universale verificato dall’Autorità, e comunque nella misura massima di 89 milioni di euro, previa notifica preventiva e autorizzazione della Commissione europea

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esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni: – si valuti, nell’ambito dell’articolo 5 del contratto, la possibilità di specificare e dare autonomo rilievo agli impegni ulteriori, che esulano dal servizio universale, per servizi al cittadino, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni che Poste italiane S.p.A. può offrire, avvalendosi della sua rete e delle sue infrastrutture tecnologiche;

– si valuti l’opportunità di esaminare con attenzione eventuali proposte delle amministrazioni locali di piccoli comuni ove è stata operata la chiusura definitiva di uffici, volte a rappresentare soluzioni alternative alla riapertura degli uffici;

– si valuti l’opportunità di sperimentare il segmento logistico della consegna merci e prodotti commerciali presso le attività commerciali presenti nei centri urbani a fronte delle limitazioni al traffico stabilite dagli enti locali;

– si prosegua il confronto positivo con i Comuni al fine di superare ogni ostacolo all’effettivo esercizio della funzione sociale espressa dagli uffici postali”.

Nei siti parlamentari c’è ovviamente traccia delle audizioni svolte con i diversi stakeholder, fra cui l’A.D. Poste italiane e la Fieg, Fisc, Confetra, Assopostale, Anci, Uncem, la FAILP CISAL ed altre OO.SS. firmatarie del ccnl dei dipendenti P.I..

A seguire il parere e lo schema del nuovo Contratto di Programma in fase di approvazione fra i vari interlocutori interessati dall’iter della sua futura approvazione.

ContrattoDiProgrammaSENATO12NOV2019

Schema Contratto di Programma Poste 2020_2024