Poste, stand-by Premio di Risultato a 5 mesi da fine anno, si continua a trattare: Osservatorio comm.le, E.B.F., Postel, Lavoro agile
Nell’avvicinarsi del periodo feriale di agosto si fanno più pressanti i temi relazionali da affrontare in Poste italiane.
- manca ancora un accordo per il nuovo Premio di Risultato e si registrano posizioni distanti fra le parti
- proseguono i monitoraggi relativi all’implementazione della nuova organizzazione di Posta, comunicazione e Logistica
- si riunirà l’Osservatorio Nazionale sulla Proposizione Commerciale, in evidenza il tema “Pressioni Commerciali”
- in calendario c’è un nuovo incontro con la società Postel del Gruppo Poste italiane che sta attuando una revisione delle sue politiche organizzative, per superare talune difficoltà di mercato; nel 2017 ha chiuso i conti con un -1,1% di ricavi e 1.069 dipendenti di organico stabile medio, oltre a 20 risorse con contratti flessibili, rispetto ai 1.162 dipendenti del 2.016
L’incontro prossimo in Postel tratterà i temi relativi al distacco in Poste italiane di personale attualmente in servizio a Palermo e quelli del “consolidamento” di alcune risorse umane in posizioni di riammissione/ immissione in servizio a seguito di sentenze, previo eventuale accordo sindacale, oltre ad altre iniziative dell’organizzazione del lavoro facenti parte del Piano industriale ultimamente illustrato alle OO.SS. dall’A.D.
Il tema dei consolidamenti dei lavoratori riammessi (contratti flessibili cessati ma poi contestati con conseguenti riammissioni in servizio a seguito delle sentenze emesse dalla Magistratura) è un corollario che fa normalmente seguito all’utilizzazione di risorse con contratti di lavoro Temporaneo, oppure a Tempo determinato, in alcune società del gruppo Poste italiane: una leva organizzativa figlia di politiche di recruiting molto in auge in buona parte del management, molto criticabile sotto il profilo della Responsabilità Sociale dell’Impresa, tanto che il Governo sta cercando di porre un limite agli usi /abusi dei contratti di lavoro flessibili (L.T. o C.T.D.) incassando le critiche di Confindustria (D.L. 87 / 2018), di cui trattiamo a parte.
ENTRA IN POSTE ITALIANE IL “LAVORO AGILE”
Nello stesso tempo in cui trattiamo i temi sopra illustrati e quelli relativi alle intese del 13 e 19 giugno sui consolidamenti, entra nel tavolo delle relazioni industriali anche il LAVORO AGILE.
Infatti, l’azienda ha inviato alle OO.SS. una nota che lo delinea compiutamente, aprendosi ad un confronto: ” Lavoro Agile – 20 luglio 2018. Con riferimento all’oggetto, Vi proseguiamo la documentazione che descrive le caratteristiche dello strumento del Lavoro Agile. In particolare, si tratta della sperimentazione del progetto pilota della durata di sei mesi che coinvolgerà circa 132 persone di sede centrale. Tale sperimentazione ha lo scopo di mettere a punto un modello da estendere successivamente ad altri ambiti organizzativi aziendali e alle figure professionali che saranno definite. Restiamo a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento si rendesse necessario”.
Con la regolamentazione del “Lavoro agile” in Poste italiane, già delineata nel CCNL vigente all’Art. 27, si perfeziona uno strumento di lavoro che consente di svolgere parte della prestazione di lavoro dipendente nella propria abitazione, opportunamente dotata della strumentazione necessaria per lavorare a distanza.
Quello che partirà in alcuni settori specificatamente individuati, per un numero limitato di risorse umane, sarà un progetto pilota che interesserà 132 lavoratori / lavoratrici per un tempo limitato di sei mesi nell’attuale fase di sperimentazione
Ecco il documento aziendale di presentazione del Lavoro Agile (c.f.r. doc. allegato).