lavoro

Qualcosa si muove sul versante delle agevolazioni ai fini della pensione per i dipendenti più prossimi alla pensione. Ed in Poste italiane proseguono le iniziative volte a regolamentare situazioni ed aspettative del personale part time (passaggi al full-time).

In ogni caso, sta passando nel paese il convincimento che per sbloccare in qualche modo l’accesso al lavoro dei giovani (disoccupazione giovanile in Italia ferma al 39,3% fra i 15 – 24 anni ed in Europa al 20,4%) occorra mettere mano al sistema del welfare, ferma restando la difficoltà di intercettare i bisogni e le aspettative della popolazione con le rigide regole imposte dall’Europa al nostro paese, avuto riguardo dell’alto debito pubblico cresciuto costantemente durante tutti i Governi ed attualmente con un trend di modesto calo, nonostante le bugie di parte che vengono propalate dai vari interlocutori politici interessati più a soddisfare se stessi piuttosto che i bisogni di tutti.

Il tasso di disoccupazione globale in Italia naviga intorno all’11,7% mentre nel resto dell’Europa si hanno cifre più basse, ciò nonostante ci dibattiamo fra la necessità di rispettare i vari parametri imposti dalla C.E. lasciando agli italiani la difficoltà di costruirsi un futuro.

L’Inps sta inviando le buste arancioni che prospettano lo scenario in cui si muoveranno i lavoratori da qui all’età della pensione, mentre il Governo cerca di ritagliarsi spazi di intervento per consentire di incrementare il numero degli occupati: ovviamente c’è un rapporto fra chi cessa dal lavoro e chi fa parte della platea dei cerca-lavoro, mentre i tempi in cui si succedevano i concorsi pubblici per le assunzioni nello Stato o nelle Aziende pubbliche fanno ormai parte della preistoria del nostro paese…

Nonostante la congiuntura difficile c’è però sempre chi soffia sugli insoddisfatti di turno partendo dal principio che ogni peggioramento delle condizioni (anche dei lavoratori) possa servire a creare consensi a favore degli imbonitori e degli strilloni che non mancano mai.

Intanto si preparano le condizioni per affrontare taluni aspetti del welfare ed a fine anno potrebbero essere risolti i nodi dell’eccessiva rigidità del sistema pensionistico, attraverso l’introduzione di una maggiore flessibilità nelle uscite, per determinare le condizioni più idonee a consentire nuove assunzioni, mentre il Governo è chiamato a spingere gli investimenti produttivi che creano lavoro, piuttosto che strizzare l’occhio alla “finanza” che si gioca in Borsa i capitali, senza alcuna prospettiva di fare crescere sviluppo ed occupazione.

IL PART – TIME AGEVOLATO IN PROSSIMITA’ DELLA PENSIONE

Il Ministero del Lavoro ha licenziato il provvedimento che attua la nuova disciplina del “Part Time agevolato”. Una volta ultimato l’iter del provvedimento (il ministro Poletti ha già firmato il testo del decreto) i lavoratori del settore privato con almeno 20 anni di contribuzione utile ai fini della maturazione della pensione, a tre anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia (entro il 2018), oggi in attività di lavoro con orario contrattuale pieno, potranno chiedere di beneficiare della possibilità offerta dal “Part-Time agevolato” per concordare con il loro datore di lavoro una riduzione dell’orario di lavoro tra il 40 ed il 60%, ricevendo in busta paga la retribuzione prevista per il part-time più una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l’orario non lavorato. In aggiunta a ciò, per tutto il periodo di riduzione dell’attività lavorativa con il part-time agevolato, agli interessati sarà riconosciuta una contribuzione figurativa dello Stato per la prestazione di lavoro non più effettuata, in modo da non intaccare o penalizzare l’importo della pensione di vecchiaia calcolata rispetto all’orario pieno. I 20 anni di anzianità contributiva di cui parliamo dovranno essere posseduti all’atto della stipula dell’accordo fra lavoratore e datore di lavoro.  

La norma in essere stava già nell’ultima Legge di stabilità (finanziata per tre anni) ed adesso sta per ultimare l’iter fino alla prossima determinazione dell’Inps che avvierà il nuovo procedimento permettendo un maggiore accesso al part-time, senza la penalizzazione retributiva ed il mantenimento dell’integrità dell’assegno pensionistico corrispondente all’importo calcolato rispetto alla prestazione di lavoro piena.

Le aspettative del Governo sono rivolte alla possibilità che i datori di lavoro privati possano così essere incentivati ad effettuare nuove assunzioni per colmare i vuoti di orario determinati dai lavoratori che dovessero recedere dall’orario di lavoro pieno, anche in ragione della riduzione del costo del lavoro che avranno. La nuova misura si aggiunge alle altre agevolazioni per le nuove assunzioni, già previste con l’attuazione piena del Jobs Act, che hanno realizzato un incremento dell’occupazione e l’auspicio che esso non subisca (allo scadere dei contratti a tutele crescenti) alcuna interruzione.

NOVITA’ PASSAGGI FULL-TIME IN POSTE ITALIANE

Circa le novità sui passaggi dal part time al full time in Poste italiane abbiamo già scritto in altra news mediante i contenuti dell’accordo firmato dalla F.A.I.L.P. il 14 aprile 2016, mentre prosegue il confronto con l’azienda sulla nuova organizzazione del servizio postale che produrrà il riposizionamento di alcune figure professionali nei perimetri aziendali (c.f.r. intese scorse).

Il dato 2016 di evoluzione dei servizi di corrispondenza (sia di Poste italiane, sia degli altri Operatori privati) è stato già reso noto dall’Osservatorio dell’AG.COM. ed indica che le attività del servizio postale universale stanno subendo una flessione dei volumi dell’8,6% rispetto all’anno scorso, mentre migliorano i risultati relativi ai servizi del corriere espresso corrispondenti più che altro alle attività connesse con i recapitisti privati.

In allegato l’ultimo dato relativo alle risorse umane reso noto da Poste italiane circa le gestione degli effetti delle riammissioni in servizio dopo le ultime intese di riduzione del contenzioso.

 

Prospetto trim riammissioni     verbale 14 aprile 2016     Verbale-14-febbraio-2014_SP