Poste, l’anticipazione delle nuove stabilizzazioni dei lavoratori ex CTD, percorso e graduatorie entro il prossimo 12 marzo . Polemiche infondate sulla MOBILITA’ nazionale
Poste italiane ha pubblicato il comunicato rivolto ai dipendenti in merito ai percorsi delle stabilizzazioni degli ex CTD frutto dell’impegno sindacale ad ottenere Politiche Attive del Lavoro adeguate ed in particolare con l’accordo del 21 novembre 2023 l’anticipo delle procedure nell’arco dell’anno in corso.
L’Azienda ha reso note le graduatorie provvisorie ed il comunicato dell’Azienda che pubblichiamo in calce recita:
Roma 7 marzo 2023. Con riferimento al percorso di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato definito nell’ambito dell’Accordo sindacale del 3 agosto 2021 e, in particolare, alle stabilizzazioni per lo svolgimento di attività di Recapito previste per l’anno 2023 di cui alla medesima intesa del 3 agosto 2021 e all’accordo sindacale del 21 novembre 2022, sono disponibili la graduatoria provvisoria nazionale nonché le graduatorie provvisorie provinciali, relative alle 73 province (riportate nella tabella del Comunicato del 24 febbraio 2023, consultabile nella sottostante Sezione “Documentazione”) che saranno interessate da queste assunzioni.
Se hai provveduto ad espletare la prima fase procedurale di accreditamento e di scelta delle province d’interesse attraverso l’apposito applicativo, puoi accedere, cliccando sui link di seguito, per controllare la tua posizione rispettivamente nelle graduatorie provvisorie provinciali e nella graduatoria provvisoria nazionale (vedi Link riportati nella comunicazione)
Nelle graduatorie provvisorie provinciali sono riportati il punteggio complessivo, l’anzianità sul recapito e il punteggio sulla provincia, quali elementi utili per l’elaborazione delle graduatorie stesse.
Eventuali osservazioni e/o eccezioni relative alle graduatorie in questione potranno essere segnalate, entro e non oltre le ore 23.59 di domenica 12 marzo 2023, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica specificato nella nota di Poste italiane (cfr. doc. allegati).
Comunicato 7 marzo 2023 stabilizzazioni 2023 – Graduatorie Provvisorie
Graduatoria Provvisoria Nazionale – Stabilizzazioni Recapito -Anticipo 2023
Graduatorie Provvisorie Provinciali – Stabilizzazioni Recapito – Anticipo 2023
DIVISIONI SINDACALI SULLE INTESE RELATIVE ALLA MOBILITA’ VOLONTARIA NAZIONALE DEI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE, POLEMICHE INFONDATE
In periodo di elezioni è risaputo che esistono spinte illogiche ma (chiamatele a volte anche furbate o fake news) utili a tirare la corda del proprio mulino per raccattare voti in più. C’è sempre chi fa promesse irrealizzabili che puntualmente non saranno poi mantenute e si creano artatamente spaccature che servono solo a raccattare il voto dei malcapitati più creduloni verso chi promette e poi non mantiene.
Non è forse il caso che si sta verificando in Poste italiane, ma una divisione sembrerebbe essersi creata sulla decisione unitaria di prolungare la validità delle graduatorie esistenti per la “Mobilità volontaria in ambito nazionale”, assunta dalle Segreterie Nazionali delle OO.SS. e dall’Azienda nel corso di una delle ultime riunioni fra le Parti ?
La FAILP CISAL ed altre OO.SS. stanno facendo pressioni sull’Azienda affinché si mantenga un numero di dipendenti adeguato alle necessità dei servizi e della clientela, soprattutto nei settori del front end, laddove ogni ritardo o assenza si traduce in gravi carenze, come accade nelle sportellerie, nei servizi postali (recapito, movimento, trasporto, ecc…) ed in altre posizioni costantemente a contatto con i clienti di Poste italiane. L’Azienda da parte sua prosegue ad attuare i suoi piani fra cui c’è quello di consentire un ricambio generazionale ed a volte di accettare le uscite volontarie proposte da dipendenti che – in prossimità della pensione – si dichiarano volontariamente pronti a cessare l’attività lavorativa ricevendo in cambio un incentivo (le cosiddette uscite incentivate).
Il tema che si propone è dunque di assicurare il ricambio generazionale “testa” contro “testa” e non soltanto una riduzione del personale basata sul taglio del costo del lavoro e della forza lavoro per assicurare maggiori profitti al bilancio aziendale.
Ci sono lavoratori che anelano (giustamente) ad ottenere un trasferimento per ricongiungersi alle proprie famiglie ed a loro va tutto il nostro appoggio e ce ne sono altri che si lamentano quotidianamente per una carenza di personale che favorisce il ricorso dell’Azienda alle sostituzioni con aggravio dei carichi di lavoro, abbinamenti, straordinari, perfino doppi turni nelle sportellerie.
L’equilibrio va trovato e per questo il Sindacato si è sempre speso e continua a spendersi, ovviamente non solo per illudere qualcuno e farsi rilasciare una delega sindacale od il voto alle elezioni per il rinnovo delle RSU/RLS del 28 e 29 marzo.
Un comunicato sindacale di 5 OO.SS. SLC CGIL, SLP CISL, FAILP CISAL, CONFSAL COM., FNC UGL COM. (maggioranza al tavolo delle relazioni industriali con l’Azienda) ha fatto il punto sulle condizioni legate alla MOBILITA’ VOLONTARIA NAZIONALE in Poste italiane.
“Questo messaggio è rivolto a tutti i lavoratori e le lavoratrici di Poste Italiane; a quelli interessati ai processi di mobilità e a tutti gli altri che chiedono condizioni di lavoro accettabili nei territori che restano sguarniti di personale dopo ogni processo di mobilità. In questi giorni circolano messaggi che sollecitano petizioni, rivolte all’Azienda e ai Sindacati, intese ad ottenere una sessione di mobilità straordinaria per il 2023. Tali iniziative, strumentali e devianti, servono a qualche Organizzazione Sindacale per alimentare false speranze tra i lavoratori, illudendosi di rendere più interessante la campagna elettorale delle RSU. La mobilità, così come le politiche attive, sono sempre stati argomenti importanti e delicati, affrontati unitariamente da tutte le Organizzazioni sindacali con risultati apprezzabili. Basti solamente ricordare come nel biennio di validità dell’accordo sulla mobilità scaduto il 31.12.2022 siano stati realizzati circa 5.500 processi di mobilità nei vari livelli provinciali, regionali e nazionale….”
[…..] Dire apertamente che c’è chi ha fatto una proposta non seguita dagli altri componenti del tavolo durante la riunione del 2 Marzo scorso, in cui si è convenuto di prorogare le graduatorie esistenti, è una mancanza di rispetto verso le altre Organizzazioni presenti alla riunione. Tale considerazione alimenta inoltre le speculazioni riportate nei messaggi e nelle petizioni che circolano sui siti Web in cui si legge che “… queste petizioni nascono dalla voce dei lavoratori, di candidati RLS/RSU di una sigla sindacale, che vogliono rimarcare ciò che ai tavoli non ha avuto seguito da parte delle totalità delle altre sigle sindacali.”
Ora ci aspettiamo magari che qualcuno lanci la proposta di assumere 1 milione di lavoratori in Poste italiane con tanto di firma in calce per spingere i dipendenti postali a votare le sue liste, oppure di anticipare il pensionamento dei Portalettere in quanto lavoro usurante ( è già successo in precedenti elezioni, ma i partiti politici di suo riferimento si sono ben guardati dall’introdurre – purtroppo – tale lavoro fra quelli “usuranti”) tanto la gente poi ha memoria corta e nel frattempo, magari c’è chi incassa. Cosa non si fa: “Per qualche voto in più!”