Agenda di settembre: Lavoro, Anticipo Pensione donne, Privatizzazione Poste, Sviluppo piano industriale, Tariffe
Con settembre 2015 inizia il ciclo di riunioni con Poste italiane sugli sviluppi del Piano industriale “Poste 2020” che prevede novità sui principali filoni di attività del Gruppo e fra essi l’indirizzo “spinto” dei servizi finanziari mediante la prossima introduzione di prodotti finanziari con margini di rischio e maggiore profittabilità, che saranno venduti negli uffici postali: non più solo Buoni postali, Risparmio, Mutui, Assicurazioni etc…, come eravamo abituati.
L’azienda sta formando personale venditore specializzato “Specialisti” da focalizzare sul market- commerciale e sta mettendo a punto le iniziative di supporto (Scuola formativa, Centro sviluppo e innovazione, etc…), nel frattempo proseguono le incombenze relative alla privatizzazione di una quota (max. 40% con azionariato diffuso) delle azioni del Gruppo attraverso la prossima offerta pubblica di vendita, che è ritenuta possibile circa a metà del mese di ottobre prossimo, più precisamente e salvo variazioni si ipotizza la data del 28 ottobre.
Ma non tutti plaudono alle nuove iniziative e critiche alla privatizzazione ed ai tagli degli Uffici Postali arrivano da più parti e non solamente dai Comuni interessati alla soppressione o modifica degli orari dell’ufficio postale di propria competenza – sul sito internet www.Avvenire.it si intitola “Poste verso la Borsa ma il TAR sospende i tagli” e giù una dettagliata illustrazione delle proteste nei Comuni oggetto dei cambiamenti, con citazione delle diverse iniziative di ANCI ed UNCEM sui comunicati relativi alla situazione in Toscana.
Il punto di vista societario appare schierato sulla linea “Poste resta Poste se si privatizza”, ma non mancano le critiche da parte di qualche ex A.D. di Poste italiane con un recente passato da Ministro a sostegno della necessità che le Poste italiane restino una infrastruttura amministrativa e sociale in grado di sostenere la coesione sociale nazionale erogando servizi adeguati al miglior prezzo sostenibile, piuttosto che pensare alla sua privatizzazione.
Insomma, l’autunno caldo, di cui abbiamo parlato in altra news della ripresa post estiva del nostro sito web, incomincia a farsi sentire, anche per le iniziative di CONSOB che da una parte sta per dare il suo parere sul prospetto informativo depositato da Poste italiane per l’avvio della prossima quotazione, mentre dall’altra si leggono gli effetti della sanzione comminata per il conflitto di interessi circa la valutazione degli investimenti ad alcuni clienti, il cui testo è pubblicato in internet all’indirizzo web: http://www.consob.it/documents/
RELAZIONI INDUSTRIALI
Nel campo relazionale il mese di settembre è incominciato con la chiusura degli accordi sul Premio di Risultato dei dipendenti di Postecom, Postel, PosteMobile (già acquisito l’accordo sul PdR di Poste italiane) ed è prossima la stagione di ripresa del confronto sulle iniziative di Poste, comunicazione e logistica, che sarà interessata dal rinnovo delle tariffe postali previsto nel mese di ottobre 2015, mentre proseguono gli adempimenti aziendali sull’applicazione delle modifiche organizzative del Servizio postale universale i cui effetti moderati dall’AG.COM. dovranno essere auspicabilmente governati con un adeguato ruolo delle Rappresentanze sindacali, cui la F.A.I.L.P. non si sottrarrà in presenza delle più giuste condizioni di clima di lavoro e di sostenibilità degli impegni richiesti ai lavoratori ed alle lavoratrici. I primi effetti conseguenti alle riorganizzazioni del servizio postale universale, legittimato dall’ultima legge di stabilità e regolamentato dall’AG.COM., prescindendo da ogni eventualità di prossimi accordi sindacali, saranno la conseguenza dell’introduzione del recapito a giorni alterni in alcune località (cfr. avvisi in allegato) mentre le nuove tariffe in vigore da ottobre sono preannunciate nel sito web di poste italiane (cfr. doc allegato). Il calendario delle riunioni per la settimana prossima è già stato fissato (primo incontro Martedì 15 settembre, poi il successivo venerdì). All’ordine del giorno delle riunioni c’è la riorganizzazione del servizio postale e la richiesta aziendale di una comune intesa da tradurre in un verbale di incontro firmato da tutti gli attori del tavolo relazionale che confermi la volontà comune di avviare, magari in una prima fase più limitata, il ricorso al recapito a giorni alterni in alcuni dei Comuni della lista pubblicata nel sito web di Poste Italiane (cfr. doc. allegato). Ma fino adesso non c’è stata condivisione degli effetti e delle ricadute organizzative del nuovo modello di recapito, pur rilevando che una parte del tavolo relazionale sarebbe già orientata a firmare.
Intanto la Failp ha riunito i suoi rappresentanti regionali per fornire loro un quadro dettagliato della situazione aziendale e raccogliere ogni punto di vista atto a migliorare la comunicazione fra i diversi livelli sindacali, in vista dello sviluppo delle future trattative.
Il prossimo mese di settembre sarà anche quello in cui i lavoratori riceveranno la quota di ANTICIPAZIONE PREMIO DI RISULTATO 2015 i cui importi risultano nella comunicazione allegata.
JOBS ACT E ANTICIPO PENSIONE CON “OPZIONE DONNA”
Le ulteriori novità sono rappresentate dagli effetti del Jobs Act ormai completato, di cui si attendono le regolamentazioni ministeriali e dalle novità che molti lavoratori e lavoratrici si attendono circa il sistema pensionistico e di cui forniamo qualche cenno, rammentando che il mese di dicembre 2015 è attualmente quello deputato a concludere ogni possibilità di accesso all’ipotesi prevista da “OPZIONE DONNA”, cioè scegliere di andare in pensione anticipata se lavoratrice con 35 anni di anzianità contributiva e 57 anni e 3 mesi di età, qualora i requisiti fossero posseduti entro i termini previsti dalle norme di legge in vigore, accettando il calcolo integralmente contributivo dell’assegno pensionistico maturando dopo l’applicazione della finestra mobile (su quest’ultima opportunità si sta discutendo nella Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sia per chiarire l’esistenza o meno dei fondi destinati a coprire la pensione di coloro che avrebbero già inoltrato domanda (secondo alcuni stornati verso altri obiettivi), sia sulla data in cui devono essere stati raggiunti i requisiti (2014 oppure 2015) soprattutto per quanto riguarda l’attesa della finestra mobile di 1 anno, sia per protrarre i termini di scadenza dell’opzione oltre il 2015 cosa attualmente non possibile (cfr. comunicato allegato).
Comunicato PDR Acconto settembre 2015 FailpNews 9 Settembre 2015 FailpNews 9 Settembre 2015 pensioni
Scheda 25 Failp opzione pensione donna Poste avviso recapito giorni alterni Elenco comuni giorni-alterni-fase1